Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
Al centro il gusto, la tradizione, il territorio.

martedì 3 febbraio 2009

LASCIA O RADDOPPIA


Di lasciare non se ne parla neanche...qui il problema è il raddoppio !! Quale delle due sia la cosa meno intelligente non ci vorrà molto a saperlo, quando gli effetti effluvei della Anteprima Amarone 2005 saranno svaniti e si tornerà ad assaggiarlo sulle tavole o nelle "banali" verticali allora capiremo il "raddoppio". Di chi si parla ? Ma delle dichiarazioni del Presidente del Consorzio Valpolicella sul futuro dell'Amarone:
" l'Amarone Doc viaggia controcorrente, forte degli 8,5 milioni di bottiglie vendute nel 2008. Con investimenti su nuovi terreni (rinnovato il 36% negli ultimi 7 anni) e ammodernamento cantine punta a raddoppiare la produzione in quattro anni, fino a 16 milioni di bottiglie che troveranno mercato in nuovi Paesi all'estero dove, per la prima volta, verrà dal 2010 organizzato l'evento 'Anteprima Amarone'..................Le aziende che producono Amarone sono 168. In Valpolicella gli ettari vitati sono 6.022, +200 rispetto all'anno scorso, con 90 milioni di euro di valore delle uve, stabile, e 205 milioni di fatturato globale dei vini" (ansa.it per newsfood.com)
Io non penso alla opportunità di negare al mondo intero la possibilità di gustare un sorso di Amarone, sono personcina difficile ma di cuore; io resto convinto che molti non si meritino nulla oltre un buon Franc ma la generosità e la franchezza del Consorzio Valpolicella sono preoccupanti.
Preoccupanti ma realistiche, il mondo funziona così, indietro non si torna, ma c'è modo e modo di andare avanti.
Quindi, posto ci sia spazio in Valpolicella per 16 milioni di bottiglie, e non mi riferisco all'ingombro del vetro, credo la necessità di suddividerne le qualità sia a questo punto indispensabile.
Qui però non si parla di citare una Riserva in più o una nuova altra frammentazione ma di individuare classificazioni che ricorrano al riconoscimento del metodo certificato di produzione su tutta la filiera per la individuazione del clou, del vertice, del "vero" contro il solo brand.
Di fronte a queste dichiarazioni quindi niente allarmismo o ritorni a istinti iper-tradizionalisti, solo una attenta suddivisione fra il "bene" ed il......"meno bene".
Esporteremo bottiglie di serie B ? Ricordiamoci che in Italia nulla è di serie B, tutto è di A1 o di A2, siamo geniali noi.
Vorrà dire che gli americani ed i russi berranno Amarone di serie A2 ? Embhè, mica ci sta bene l'Amarone con le uova di storione o con l'hamburger e patatine. Datevi pazienza. Be quiet. In russo non lo so.

PUBBLICATO DA Stefano il Nero in origine su Terroir Amarone -

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