Sono le persone l'anima della "rete" (e non il contrario !!) ed è per questo che Stefano il Nero ha chiesto ad alcuni blogger di rispondere ad alcune domande……pronti.....via a PAROLA DI BLOG
Ha festeggiato i 500 assaggi recentemente Jacopo Cossater.
500 bevute, come le chiama lui, che ha fedelmente elencato e commentato con tanto di indice di gradimento sul suo Enoiche Illusioni.
Due anni di curiosità e di passione per un blog che è una piccola enciclopedia fatta di analisi soggettive e di stupore per un mondo, quello del vino, che non ama i blogger quanto i blogger riescono ad amarlo.
Grazie a Jacopo per essersi cimentato nelle prima uscita di PAROLA DI BLOG
per proseguire con questo post clicca su Continua
Iniziamo con la domanda più classica
Perché un blog?
In realtà ho semplicemente iniziato a condividere quello che già facevo da tempo, scrivendo impressioni delle bevute che mi capitavano a tiro. Incredibile: a qualcuno interessava.
Dove si arriva con un blog?
Il blog, soprattutto se personale, è un mezzo che ti rappresenta. Una sorta di Curriculum Vitae costruito giorno dopo giorno. Come mezzo, quindi, ti può portare lontano, ma anche no. Dipende. . I primi mesi poi scrivi ed hai dieci visitatori al giorno e ti chiedi se quello che stai facendo abbia senso o meno. Parlo personalmente, ma è stato interessante, istruttivo ed estremamente stimolante scrivere di vino, anche se poco, quasi tutti i giorni per due anni. Ho imparato tantissimo.
Un vino al giorno (o quasi) questo è Enoiche illusioni ma ….come si fa ?
Un pizzico di curiosità. Tutto qui.
500 assaggi di vino prima domanda “come ti senti?”seriamente … quanto è soggettivo il mondo del vino ?
Naturalmente non è una scienza esatta. Ma non è neanche pura suggestione. E' un equilibrio per ognuno di noi. Con il blog mi sono confrontato con alcune persone, sullo stesso vino, e possono essere emersi giudizi differenti, ma il percorso che ha portato a quella valutazione difficilmente era diverso. A dimostrazione che la soggettività entra in gioco alla fine, e che non si può racchiudere un assaggio in uno schema chiuso.
ti sono piaciuti tutti e 500 o ce ne sono altri 500 di cui hai preferito non scrivere…se sono mille assaggi insisto “come ti senti ??
In realtà il vino mi piace anche quando non mi piace. Riesce a stupirmi, quantomeno. Poi, certo, mi è capitato di non scrivere di alcuni vini per i motivi più disparati, ma sono situazioni dettate da esigenze personali, più che da una sgradevolezza complessiva.
Il vino è sempre una “cosa pulita”?
Sono ottimista: si.
Poi però penso alle centinaia di migliaia di bottiglie della GDO che vengono vendute a due lire…..e divento un po' più pessimista.
Ultimamente ci sono state molte polemiche sul vino “autentico e tradizionale” o “manipolato per la piacevolezza del palato”, dove va il vino?
Vedi, il vino non si può racchiudere in uno schema. Adesso vanno di moda i vini naturali, da uve da agricoltura biologica o biodinamica. A me questo fa paura, pur essendo un grande fan dell'artigianalità, perchè poi la gente comincerà a pensare che quello che ha bevuto fino ad adesso non fosse “vero” quando invece il vino è una delle cose più naturali che abbiamo. L'altro giorno a cena un'amica ha guardato la controetichetta di una bottiglia che avevo ordinato ed ha detto che non andava bene perchè conteneva solfiti. E non aggiungo altro.
Poi, sulla manipolazione, se uno mette il merlot nel sagrantino ed esce con la docg è colpevole di frode. Moda o non moda. Ma questo è un altro discorso.
Il tuo blog è una vera enciclopedia di degustazione, hai scritto che “non si può racchiudere il vino in uno schema sensato” quindi, la tua enciclopedia?
Bello perchè ogni assaggio è differente: il vino è sfuggevole, indefinibile, non si presta a definizioni chiare. Qui entra in gioco la soggettività di cui parlavo prima. Io, qui, oggi, scrivo questo. Ma attenzione, domani potrebbe essere diverso.
Quindi i WS e RP 98/100 ecc ecc cosa sono ? Ci credi? Ma le tue stelline in fondo al tuo post…..
Dare un voto è la sintesi di un giudizio. Sul blog ne abbiamo discusso più di una volta. Può non piacere, e lo capisco, ma è anche un preciso atto di responsabilità che lo scrivente si assume nei confronti del lettore. Poi è naturale che il voto, in sé, da solo, avrebbe poco senso se lasciato nel vuoto e non preceduto dalle spiegazioni e dal percorso che hanno portato a quel giudizio.
Il mondo wine blog sale, scende, pesa sul mercato del vino, non pesa o pesa sul modo di fare vino?
Mah. Inevitabilmente i blog, non solo sul vino hanno riempito uno spazio. Peseranno davvero però quando diventeranno realmente fenomeni su larga scala, in termini di accessi. L'impressione è che il digital divide sia molto più ampio di quello che sembra. E' un bel giochino, per adesso, ma deve ancora crescere.
Quando e/o per quale motivo smetteresti di fare “Enoiche illusioni”?
Appena finisco di divertirmi smetto, lo giuro.
Ha festeggiato i 500 assaggi recentemente Jacopo Cossater.
500 bevute, come le chiama lui, che ha fedelmente elencato e commentato con tanto di indice di gradimento sul suo Enoiche Illusioni.
Due anni di curiosità e di passione per un blog che è una piccola enciclopedia fatta di analisi soggettive e di stupore per un mondo, quello del vino, che non ama i blogger quanto i blogger riescono ad amarlo.
Grazie a Jacopo per essersi cimentato nelle prima uscita di PAROLA DI BLOG
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Iniziamo con la domanda più classica
Perché un blog?
In realtà ho semplicemente iniziato a condividere quello che già facevo da tempo, scrivendo impressioni delle bevute che mi capitavano a tiro. Incredibile: a qualcuno interessava.
Dove si arriva con un blog?
Il blog, soprattutto se personale, è un mezzo che ti rappresenta. Una sorta di Curriculum Vitae costruito giorno dopo giorno. Come mezzo, quindi, ti può portare lontano, ma anche no. Dipende. . I primi mesi poi scrivi ed hai dieci visitatori al giorno e ti chiedi se quello che stai facendo abbia senso o meno. Parlo personalmente, ma è stato interessante, istruttivo ed estremamente stimolante scrivere di vino, anche se poco, quasi tutti i giorni per due anni. Ho imparato tantissimo.
Un vino al giorno (o quasi) questo è Enoiche illusioni ma ….come si fa ?
Un pizzico di curiosità. Tutto qui.
500 assaggi di vino prima domanda “come ti senti?”seriamente … quanto è soggettivo il mondo del vino ?
Naturalmente non è una scienza esatta. Ma non è neanche pura suggestione. E' un equilibrio per ognuno di noi. Con il blog mi sono confrontato con alcune persone, sullo stesso vino, e possono essere emersi giudizi differenti, ma il percorso che ha portato a quella valutazione difficilmente era diverso. A dimostrazione che la soggettività entra in gioco alla fine, e che non si può racchiudere un assaggio in uno schema chiuso.
ti sono piaciuti tutti e 500 o ce ne sono altri 500 di cui hai preferito non scrivere…se sono mille assaggi insisto “come ti senti ??
In realtà il vino mi piace anche quando non mi piace. Riesce a stupirmi, quantomeno. Poi, certo, mi è capitato di non scrivere di alcuni vini per i motivi più disparati, ma sono situazioni dettate da esigenze personali, più che da una sgradevolezza complessiva.
Il vino è sempre una “cosa pulita”?
Sono ottimista: si.
Poi però penso alle centinaia di migliaia di bottiglie della GDO che vengono vendute a due lire…..e divento un po' più pessimista.
Ultimamente ci sono state molte polemiche sul vino “autentico e tradizionale” o “manipolato per la piacevolezza del palato”, dove va il vino?
Vedi, il vino non si può racchiudere in uno schema. Adesso vanno di moda i vini naturali, da uve da agricoltura biologica o biodinamica. A me questo fa paura, pur essendo un grande fan dell'artigianalità, perchè poi la gente comincerà a pensare che quello che ha bevuto fino ad adesso non fosse “vero” quando invece il vino è una delle cose più naturali che abbiamo. L'altro giorno a cena un'amica ha guardato la controetichetta di una bottiglia che avevo ordinato ed ha detto che non andava bene perchè conteneva solfiti. E non aggiungo altro.
Poi, sulla manipolazione, se uno mette il merlot nel sagrantino ed esce con la docg è colpevole di frode. Moda o non moda. Ma questo è un altro discorso.
Il tuo blog è una vera enciclopedia di degustazione, hai scritto che “non si può racchiudere il vino in uno schema sensato” quindi, la tua enciclopedia?
Bello perchè ogni assaggio è differente: il vino è sfuggevole, indefinibile, non si presta a definizioni chiare. Qui entra in gioco la soggettività di cui parlavo prima. Io, qui, oggi, scrivo questo. Ma attenzione, domani potrebbe essere diverso.
Quindi i WS e RP 98/100 ecc ecc cosa sono ? Ci credi? Ma le tue stelline in fondo al tuo post…..
Dare un voto è la sintesi di un giudizio. Sul blog ne abbiamo discusso più di una volta. Può non piacere, e lo capisco, ma è anche un preciso atto di responsabilità che lo scrivente si assume nei confronti del lettore. Poi è naturale che il voto, in sé, da solo, avrebbe poco senso se lasciato nel vuoto e non preceduto dalle spiegazioni e dal percorso che hanno portato a quel giudizio.
Il mondo wine blog sale, scende, pesa sul mercato del vino, non pesa o pesa sul modo di fare vino?
Mah. Inevitabilmente i blog, non solo sul vino hanno riempito uno spazio. Peseranno davvero però quando diventeranno realmente fenomeni su larga scala, in termini di accessi. L'impressione è che il digital divide sia molto più ampio di quello che sembra. E' un bel giochino, per adesso, ma deve ancora crescere.
Quando e/o per quale motivo smetteresti di fare “Enoiche illusioni”?
Appena finisco di divertirmi smetto, lo giuro.
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Blog bellissimo Enoiche illusione. Complimenti.
RispondiEliminaComplimeni anche a Stefano il nero ovviamente.
complimenti, da uno che non capisce niente di vini ma piace assaggiare vini diversi, e leggere per capire e imparare ciao Valdemarco
RispondiEliminaGrazie mille per l'attenzione Stefano. E' quasi *imbarazzante* leggersi altrove.. ma è stato un piacere rispondere alle tue domande.
RispondiEliminaUn caro saluto.