Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
Al centro il gusto, la tradizione, il territorio.

martedì 9 giugno 2009

UN CIN CIN AL RUGBY ....... ED UN CIAO

Il massimo campionato, il quasi defunto Super10, si è esaurito con la finale del 30 maggio e nemmeno una riga è passata su questa tastiera per celebrarne fasti e nefasti.
Sono rimasto anche io stupito di me stesso per non aver sentito questa esigenza; gli anni scorsi alla fine di tutto si organizzava una birra con gli amici per parlare della meta più bella e discettare su sostegno e avanzamento, terze linee da rivalutare e piloni da buttare; il miglior brindisi andava alla miglior trasferta, quasi sempre enorugbygastronomica, lo spiedo bresciano e le sconfitte a Calvisano, mangiarsi le mani a Parma dopo aver gustato però i ciccioli e la pasta, ottima la piccola Club House di Venezia.
Troppe delusioni quest’anno per alzare i calici. Non è questione di posizione di classifica. Nessuno è veramente contento di come si sono messe le cose, il futuro del movimento è incerto come mai.
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Nemmeno i trevigiani, accorsi ovviamente in pochi alla finale scudetto che li ha ri-ri-ri-ri-consacrati Campioni d’Italia, sono stati felici di giocarsi una stagione stupidamente lontani 500 km da casa, nel deserto Stadio Flaminio di Roma, contro una squadra più vicina a Treviso che alla Capitale, ultima scelta stagionale di una Federazione oramai allo sbando totale.
Che c’è da festeggiare? Ah già, c’è da festeggiare il Benetton Treviso. Onore al merito : grande Treviso congratulazioni !!! Penso al Federalpresidente, gli saranno venuti i brividi a dover premiare i suoi “nonproprioamici” di Treviso.
Sono i brividi che il Federalpresidente ha fatto venire a noi in tutta la stagione che hanno gettato nello sconforto tutto il mondo del rugby; vede Presidente per i suoi tremolii una soluzione ci sarebbe, una cura che le consigliano in molti e che risolverebbe anche i nostri sussulti: dia le dimissioni. Così, serenamente.
Abbiamo visto un Campionato desolante con squadre piene di stranieri di dubbia capacità che si è concluso in modo desolante dopo che la nostra Nazionale, per tre quarti composta da oriundi e naturalizzati ed in mano ad un allenatore sudafricano che sceglie giocatori su Wikipedia, ha giocato il suo peggior Sei Nazioni guadagnandosi fischi e pluri-richieste di archiviazione del suo Coach.
La politica-rugby è straripante, lo sport-rugby è passato in secondo piano.
Un progetto, secondo me molto discutibile ma oramai c’è, come l’accesso alla Celtic League è stato gestito nel peggior modo possibile portando alla creazione sulla carta di squadre-Franchige e Selezioni senza storia e tradizione, spesso senza pubblico o futuro; le coppe europee, che hanno visto quest’anno alcune fra le peggiori prestazioni della storia dell’ italian rugby in Europa, si preparano forse ad essere appannaggio di altre squadre-franchige e selezioni scelte a tavolino dalla Federazione. Una stagione “sportiva” attanagliata da diecimila problemi prima creati e poi gestiti dalle stesse persone che giocano con il nostro sport come se fosse cosa propria.
La Federazione ha mostrato il suo lato più oscuro, la Lega Rugby è in fase di scioglimento, i club sono fatalisti, spesso senza un euro altre volte senza un giocatore del proprio vivaio che sia sceso in campo dal primo minuto (casi clamorosi e vergognosi in Veneto urlano vendetta).
Mi fermo qui. Qual’era il tema…ah si : cosa c’è da brindare ?
Ho seguito i Tornei giovanili Bottacin e Topolino, ho visto centinaia e centinaia di ragazzini correre con la palla ovale ed andare fieri del loro codice etico del rugby. Ho visto giocare i ragazzi dell’Aquila, venuti dalle tendopoli; allora....per tutti i ragazzi del rugby, dagli Under 7 in su, si brinda per loro !!
Per Lorenzo Sebastiani pilone dell’Aquila Rugby di serie A, morto sotto le macerie del terremoto e per i suoi compagni che si sono prodigati fra sassi e travi sfruttando la propria forza fisica salvando vite e regalando speranza. Si brinda per loro.
Per i tifosi del rugby, un mondo bellissimo che meriterebbe maggior rispetto, prima di tutto dai media. Si brinda per loro.
E’ finita una stagione, siamo si in ritardo ma anche quest'anno si fa un cin cin al rugby, a quel bellissimo rugby che siete tutti voi, che siamo tutti noi.

Ciao Lorenzo !!!!
Non ti dimenticheremo mai, grande cuore nero-verde



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