domenica 30 agosto 2009
ASTRAIO 2008 IGT DELLA MAREMMA : IL TASTING PANEL DI ZONIN
Ancora Tasting Panel dopo la prima di Stefano Il Nero & Co ora ci chiama in causa la ben nota Casa Vinicola Zonin attraverso Wine is love il blog di Francesco Zonin.
Cena organizzata per l’occasione con al centro il suo protagonista l’ASTRAIO 2008 IGT della Tenuta di Rocca di Montemassi, Maremma, Toscana, Italia.
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Tutto quindi sa di italiano in questo prodotto di Montemassi tranne il vitigno da cui ha origine il nostro oggetto di tasting: l’Astraio infatti è la creazione maremmana di Zonin di un vitigno francese, il Viogneir, un vitigno della Valle del Rodano, un prodotto abituato alla esportazione in quanto protagonista anche negli States di alcune delle non originali produzioni a stelle e striscie.
In quattro a tavola per il Tasting Panel rigidamente muniti di scheda valutazione; si utilizza, come sempre Stefano Il Nero, il metodo di Tigulliovino, punteggio in ventesimi e largo spazio all’aspetto gustativo
Per la degustazione di questo vino seguiamo le indicazione di assaggio fornite, la principale fra queste il fatto di servirlo fresco; è così che l’Astraio va in degustazione a quasi 13 gradi (“era meglio a 13” dice Lasusanna quando il nostro viene ri-assaggiato arrivato ai 15) e portarlo ai 12 richiesti pareva inutile accademia.
Astraio ci accoglie con un colore tenue, un giallino chiaro (“è proprio un…blanc” dice Beppè Le Matin), una unghia di poco più carica ed una profumazione tenue di fieno.
L’elemento olfattivo è di difficile percezione, il nostro Astraio non si lascia scoprire facilmente, dispettoso e sfuggente non ci regala soddisfazione di pieni profumi ma solo accenni.
Si passa all’aspetto gustativo, scende con una nota di leggera densità, sapido e docile al palato pungente e con un tocco di acidità sul finale, fa sentire i suoi 13 gradi alcolici senza renderli fastidiosi. La tavola si esprime con curiosità e vota con media soddisfazione. Alla fine il punteggio medio dei quattro intervenuti sarà, in ventesimi, un tondo 12.
Una produzione da riascoltare.
Un saluto ed un grazie a Francesco Zonin per la opportunità di assaggio che ci ha fornito e per la sua capacità di misurarsi con nuovi strumenti di marketing cosa non comune nel suo mondo.
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domenica 16 agosto 2009
ASSAGGI DISTRATTI : LE BEVUTINE
Non ho fatto nessuna scoperta, non ho cambiato abitudini, ho letto gli stessi blog e frequentato gli stessi accessori di vita, l’estate ha fatto il resto. Calda ed assolata, docile o irta che sia io non ho fatto nessuna scoperta estiva. Non ho frequentato masserie o fattorie dove ritrovare antichi sapori o fermentazioni di strani uvaggi, non ho assaggiato pozioni magiche e, tanto per terminare il panorama vitivinicolo, non mi sono prenotato neanche quest’anno per la vendemmia nei campi di un amico. Non cercavo novità e non ne ho trovate e quindi “nessune nuove, buone nuove”. Vediamo però….le bevutine.
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Le bevutine però quelle si le voglio raccontare, le voglio chiamare bevutine e riassumerle in fretta in queste righe, non si può parlare di assaggi veri ma di assaggi distratti, senza concentrazione, senza impegno, solo per soddisfare una curiosità. Una bottiglia presa in fretta da uno scaffale, una più rinomata da un altro, l’altra invece dalla GDO, un giro sotto il palato la sera e via, ecco cosa intendo per una bevutina.
Ho trovato in giro una bottiglia che avevo già visto nei dintorni di casa un Serprino frizzantino DOC 2008 delle Cantine dei Colli Euganei, quando è uscito dal frigo è stato un simpatico amico, ottimo taste, fruttato e liscio, garbato ed estivo, buona bevutina.
Altro giro altra bevutina ed ecco spuntare con il suo colore rosso guerriero un Raboso delle Venezie IGT di Martellozzo, vivace anche lui, poco tannino e un dosato profumo di fiore, bevuta un po’ più intensa e saporifera ma anche lui tranquillo con i suoi 11,5 gradi alcolici in evidenza.
Cantine di Soave in GDO, linea Cadis !! Una ottima figura per il DOC Soave 2008, stessa gradazione del rosso di cui sopra per un bianco che sta bene a tavola anche lui freddissimo però. Ottima la puntura che ti da a livello olfattivo, troppo freddo per essere poi equilibrato ma comunque "assaggio" gradevolissimo con il frutto caro alle colline veronesi che emerge e regala una bevutina estiva di tutto rispetto .
Benvenuto a tavola il Fortana del Bosco Eliceo DOC Frizzante di Corte Madonnina, sono sincero pensavo di più. Pungente a livello olfattivo con profumi di fieno estivo e di bacca secca diventa liscio e tranquillo in bevuta, poco tannino anche per lui, piacevole ma eccessivo al termine, strana sapidità ma non ho capito il perché. Era una bevutina, dai.
Nessuna novità quindi, solo un gruppo do nuovi assaggi …ops…no assaggi, assaggi distratti ovvero bevutine aspettando la nuova vendemmia e tutti i proclami sulla nuova annata : nessuna nuova….
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Le bevutine però quelle si le voglio raccontare, le voglio chiamare bevutine e riassumerle in fretta in queste righe, non si può parlare di assaggi veri ma di assaggi distratti, senza concentrazione, senza impegno, solo per soddisfare una curiosità. Una bottiglia presa in fretta da uno scaffale, una più rinomata da un altro, l’altra invece dalla GDO, un giro sotto il palato la sera e via, ecco cosa intendo per una bevutina.
Ho trovato in giro una bottiglia che avevo già visto nei dintorni di casa un Serprino frizzantino DOC 2008 delle Cantine dei Colli Euganei, quando è uscito dal frigo è stato un simpatico amico, ottimo taste, fruttato e liscio, garbato ed estivo, buona bevutina.
Altro giro altra bevutina ed ecco spuntare con il suo colore rosso guerriero un Raboso delle Venezie IGT di Martellozzo, vivace anche lui, poco tannino e un dosato profumo di fiore, bevuta un po’ più intensa e saporifera ma anche lui tranquillo con i suoi 11,5 gradi alcolici in evidenza.
Cantine di Soave in GDO, linea Cadis !! Una ottima figura per il DOC Soave 2008, stessa gradazione del rosso di cui sopra per un bianco che sta bene a tavola anche lui freddissimo però. Ottima la puntura che ti da a livello olfattivo, troppo freddo per essere poi equilibrato ma comunque "assaggio" gradevolissimo con il frutto caro alle colline veronesi che emerge e regala una bevutina estiva di tutto rispetto .
Benvenuto a tavola il Fortana del Bosco Eliceo DOC Frizzante di Corte Madonnina, sono sincero pensavo di più. Pungente a livello olfattivo con profumi di fieno estivo e di bacca secca diventa liscio e tranquillo in bevuta, poco tannino anche per lui, piacevole ma eccessivo al termine, strana sapidità ma non ho capito il perché. Era una bevutina, dai.
Nessuna novità quindi, solo un gruppo do nuovi assaggi …ops…no assaggi, assaggi distratti ovvero bevutine aspettando la nuova vendemmia e tutti i proclami sulla nuova annata : nessuna nuova….
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martedì 4 agosto 2009
IL PETRARCA RUGBY E LA CARICA DEGLI SCONOSCIUTI (FINALMENTE)
Può essere stato un sano e dignitosissimo colpo di romanticismo tuttonero ma questo ritrovo di inizio stagione del tradizionalissimo team patavino mi ha procurato un sottile piacere.
Il ritrovo del Petrarca Rugby per l’inizio delle attività in vista della stagione 2009-2010 era il 29 luglio, poche dichiarazioni stampa laconiche che dicevano in sintesi “non ci sono soldi, c’è la crisi, stiamo ridimensionando i contratti e poi ci stiamo preparando al prossimo campionato che sarà più da grandi dilettanti che da piccoli professionisti...” ed in fondo a queste dichiarazioni una spirito benigno aleggiava : il vivaio.
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Presutti che torna a fare l’allenatore, la figura del Direttore Generale scompare (risparmio oculato), una dozzina di “campioni prof” che se ne vanno (mica uno) fra loro Bartholomeusz, Domolailai, Giovanchelli, Innocenti, Leaega, Little, Paoletti, Pastormerlo, Rizzo, Rosa e Stoltz (risparmio procurato), ma la cosa più bella questa volta, per una volta, sono gli sconosciuti.
Il Super10 ha abituato agli sconosciuti, arrivavano dalle isole del pacifico o dalle Tre Nazioni, dal Sud America, raramente europei; sconosciuti ma con un passaporto eccellente, personaggi dal buon pedigree che si potevano poi rivelare modestissimi interpreti di un rugby che, se li aveva portati lontano da casa, un motivo lo aveva eccome. Altri sconosciuti bravi lo erano e lo stipendio, decisamente alto, se lo guadagnavano eccome, il problema semmai era pagarlo regolarmente. Non mancavano gli sconosciuti e basta, spesso bravissimi ragazzi ed anche buoni rugbisti.
Mentre gli sconosciuti di cui sopra calcavano i campi di uno scalcagnato Super10, magari guadagnandosi improbabili affinità italiche e quindi una maglia azzurra, i giovani dei nostri vivai si spaccavano le ossa in serie B e A (se andava bene) con la chimera un giorno che magari…chissà…se qualcuno passa di qua…. mi vede e….mah…..chissà.
Con questo andazzo alla ultima triste finale di Super10 entravano in campo 30 giocatori dei quali 25 erano stranieri !!!
Per il prossimo maggiore campionato italiano il Petrarca non è il solo a cambiare politica ma è sicuramente la compagine che, a livello di vivaio, ha maggior credibilità in tutto il panorama nazionale; di conseguenza era, giustamente, la Società maggiormente criticata per la "scarsa" presenza di giovani del proprio vivaio fra le sue fila.
Una dozzina di "professionisti" petrarchini se ne vanno? Ecco allora arrivare la carica degli sconosciuti, questa volta però sono i ragazzi tuttineri, alcuni rientrati da prestiti in categorie minori, che il prossimo anno si dovranno cimentare in Super10 e coppa europee, ecco i nomi : Barbini, Benettin, Billot, Cauda, Chillon (era in prestito a Parma), Favaretto, Mainardi, Marchetto (in prestito ad Alghero), Mazzini, Nardacchione, Ricciardi, Sarto, Sindoni e Trombetta.
Il 29 luglio questi giovani atleti si sono messi in fila sul campo da allenamento del Centro Geremia a Padova con i super-esperti del Petrarca-old-style rimasti alla base ed hanno cominciato a correre; erano in buona compagnia, correvano con Acuna, Ansell, Faggiotto, Galatro, Matteralia, Mercier ed altri giovanotti del Super10 che fu…. mica spiccioli eh !
Il Direttore Sportivo petrarchino, tanto per stonare un po’, ha recitato “ma arrivano anche dei rinforzi illustri...”, chi glielo racconta che il Super10 non c’è più e che solo accidentalmente il prossimo campionato si chiama così? Perdonato perché palesi le sue buone intenzioni.
Dopo aver visto lo spettacolo indecente che la platea del rugby (ovvero la FIR, Dondi ed i dondisti) ci ha propinato con la scandalosa gestione della opportunità Celtic League e le conseguenti vergognose retro-manfrine politiche che ne sono derivate, vedere ora questo raduno del 29 luglio ha rammentato cosa è il rugby, ne ha ricordato la sua essenza.
Un gruppo di giovani sconosciuti si metterà la maglia nera petrarchina il prossimo anno e se la giocherà fino in fondo, altre Società stanno facendo la stessa cosa ed altri giovani aspettano di entrare in campo …..mi piace …..mi metto la lista dei "nuovi sconosciuti" in tasca…….era ora accadesse una cosa così…. e poi chi ha detto che questi nomi resteranno sconosciuti per sempre?? Mandatemi anche le altre liste…...perché c’è del buono. Sicuramente. Forza rugby !
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Il ritrovo del Petrarca Rugby per l’inizio delle attività in vista della stagione 2009-2010 era il 29 luglio, poche dichiarazioni stampa laconiche che dicevano in sintesi “non ci sono soldi, c’è la crisi, stiamo ridimensionando i contratti e poi ci stiamo preparando al prossimo campionato che sarà più da grandi dilettanti che da piccoli professionisti...” ed in fondo a queste dichiarazioni una spirito benigno aleggiava : il vivaio.
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Presutti che torna a fare l’allenatore, la figura del Direttore Generale scompare (risparmio oculato), una dozzina di “campioni prof” che se ne vanno (mica uno) fra loro Bartholomeusz, Domolailai, Giovanchelli, Innocenti, Leaega, Little, Paoletti, Pastormerlo, Rizzo, Rosa e Stoltz (risparmio procurato), ma la cosa più bella questa volta, per una volta, sono gli sconosciuti.
Il Super10 ha abituato agli sconosciuti, arrivavano dalle isole del pacifico o dalle Tre Nazioni, dal Sud America, raramente europei; sconosciuti ma con un passaporto eccellente, personaggi dal buon pedigree che si potevano poi rivelare modestissimi interpreti di un rugby che, se li aveva portati lontano da casa, un motivo lo aveva eccome. Altri sconosciuti bravi lo erano e lo stipendio, decisamente alto, se lo guadagnavano eccome, il problema semmai era pagarlo regolarmente. Non mancavano gli sconosciuti e basta, spesso bravissimi ragazzi ed anche buoni rugbisti.
Mentre gli sconosciuti di cui sopra calcavano i campi di uno scalcagnato Super10, magari guadagnandosi improbabili affinità italiche e quindi una maglia azzurra, i giovani dei nostri vivai si spaccavano le ossa in serie B e A (se andava bene) con la chimera un giorno che magari…chissà…se qualcuno passa di qua…. mi vede e….mah…..chissà.
Con questo andazzo alla ultima triste finale di Super10 entravano in campo 30 giocatori dei quali 25 erano stranieri !!!
Per il prossimo maggiore campionato italiano il Petrarca non è il solo a cambiare politica ma è sicuramente la compagine che, a livello di vivaio, ha maggior credibilità in tutto il panorama nazionale; di conseguenza era, giustamente, la Società maggiormente criticata per la "scarsa" presenza di giovani del proprio vivaio fra le sue fila.
Una dozzina di "professionisti" petrarchini se ne vanno? Ecco allora arrivare la carica degli sconosciuti, questa volta però sono i ragazzi tuttineri, alcuni rientrati da prestiti in categorie minori, che il prossimo anno si dovranno cimentare in Super10 e coppa europee, ecco i nomi : Barbini, Benettin, Billot, Cauda, Chillon (era in prestito a Parma), Favaretto, Mainardi, Marchetto (in prestito ad Alghero), Mazzini, Nardacchione, Ricciardi, Sarto, Sindoni e Trombetta.
Il 29 luglio questi giovani atleti si sono messi in fila sul campo da allenamento del Centro Geremia a Padova con i super-esperti del Petrarca-old-style rimasti alla base ed hanno cominciato a correre; erano in buona compagnia, correvano con Acuna, Ansell, Faggiotto, Galatro, Matteralia, Mercier ed altri giovanotti del Super10 che fu…. mica spiccioli eh !
Il Direttore Sportivo petrarchino, tanto per stonare un po’, ha recitato “ma arrivano anche dei rinforzi illustri...”, chi glielo racconta che il Super10 non c’è più e che solo accidentalmente il prossimo campionato si chiama così? Perdonato perché palesi le sue buone intenzioni.
Dopo aver visto lo spettacolo indecente che la platea del rugby (ovvero la FIR, Dondi ed i dondisti) ci ha propinato con la scandalosa gestione della opportunità Celtic League e le conseguenti vergognose retro-manfrine politiche che ne sono derivate, vedere ora questo raduno del 29 luglio ha rammentato cosa è il rugby, ne ha ricordato la sua essenza.
Un gruppo di giovani sconosciuti si metterà la maglia nera petrarchina il prossimo anno e se la giocherà fino in fondo, altre Società stanno facendo la stessa cosa ed altri giovani aspettano di entrare in campo …..mi piace …..mi metto la lista dei "nuovi sconosciuti" in tasca…….era ora accadesse una cosa così…. e poi chi ha detto che questi nomi resteranno sconosciuti per sempre?? Mandatemi anche le altre liste…...perché c’è del buono. Sicuramente. Forza rugby !
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