Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
Al centro il gusto, la tradizione, il territorio.

lunedì 5 ottobre 2009

ARQUA' PETRARCA E CA' LUSTRA SELEZIONE ZANOVELLO MERLOT COLLI EUGANEI DOC 2006 SASSONERO


E’ bello scrivere di cose belle e queste spesso sono più vicine di quanto non si pensi, è così che la mia modesta ma amata collezione di vini euganei si è assottigliata in questi giorni.
Ho dovuto infatti scendere a fatal compromesso con una bottiglia di Ca’ Lustra selezione Zanovello Colli Euganei Merlot DOC 2006 Vigna di Sassonero.
Partiamo però dal Sassonero, ovvero dalla collina basaltica che racchiude in 3 ettari il cordone speronato di questo merlot, sita nel meraviglioso territorio di Arquà Petrarca.
Arquà (vedi foto) è una piccola perla di storia arte e cultura nel cuore dei colli euganei , un sito medioevale entrato di diritto e merito nel club dei Borghi più belli d’Italia; insomma, una visita al borgo del celebre scrittore del quattordicesimo secolo, è un piccolo dovere extra-enoico.
Torniamo al Merlot.
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Ca’ Lustra è una aziendona del vino euganeo
, una prospettiva di marketing avviata, villa di rappre
sentanza, promozione turistica con in testa la celebre idea di promozione turistica degli “Euganei le colline di Venezia” , 31 anni di attività e 34 ettari di vigneti dichiarati in diretta coltivazione con altri 15 di bosco e pascolo. Il tutto sotto la direzione di Franco Zanovello.
Una azienda che ci tiene
al suo pedigree e snocciola con orgoglio la sua collezione di bicchieri e di punteggi sulle guide più famose del Belpaese.
Nel 2002 Ca’ Lustra comincia a pensare ad una linea alta dei suoi vini e “dopo le prime selezioni di vigneto degli anni '90 che già riportavano il nome "Zanovello", nel 2002 si iniziò con una gamma crescente di vini ottenuti da vitigni e vigneti speciali e dedicati. Studio, esperienze, bisogno di confronto e di progresso…” .
Ecco la selezione Zanovello e, dal Sassonero, il suo Merlot.
Prima di arrivare in bottiglia il Merlot dello Zanovello poltrisce una ventina di giorni in acciaio inox in fermentazione, poi si addormenta in Tonneaux da 500 l. in rovere francese per un terzo nuovi, due terzi di secondo vino, per almeno 16 mesi e quindi va in bottiglia. Il selezionatore lo dichiara un vino di lungo passo, potremmo tenerlo li fino ad 8 anni. Sarà per la prossima volta.

Finalmente arriva nei due bicchieri (due bicchieri, nel senso che siamo in due all’assaggio). Questo Merlot esibisce subito un colore rosso carico, una ottima aggressività all’occhio che si riversa anche nella sua profumazione intensa e non sempre garbata di ciliegiona, frutto di bosco con un passaggio gradevole di stalla e fieno. Una bevuta corposa, non pienissima , direi più spigolosa e di tabacco, che si fa subito allappante con successiva grande apertura che dimostra i suoi 14,5 gradi alcolici ed un breve tocco di acidità che non scende sotto il palato. Un vino gustoso e, permettetemi il temine poco enologico, gradevolmente saporito; il Merlot di Zanovello è un vino che si fa sentire importante con una discreta armonia e un buon senso dell’equilibrio. Un vino di vera piacevolezza, questo si, non è un Merlot qualsiasi, è un vino che va capito e lo si nota fin dal primo assaggio.
Una conferma che le ricerche di “linea alta” che molte aziende euganee hanno promosso nell’ultimo decennio stanno dando bu
oni frutti, alcuni già deliziosamente maturi.
.

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