…e adesso che si fa ??
La quantità di citazioni sul vinino è notevole, l’ultima di Stefano il Nero è qui, Angelo Peretti ha raccolto tutto il campionario in diverse puntate e l’ultima la trovate qui; un sontuoso dibattito si è aperto su Aristide qui, si parla del tipo di imbottigliamento del vinino: ottimo.
...e adesso che si fa ?
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Continuare a chiacchierarne può essere altra buona idea, ognuno dice la sua e cita il suo vinino, si aprono discussioni ecc ecc, diamo così la possibilità all’ottimo Internetgourmet di farne un altra puntata riassuntiva e ad altri di sperticar citazioni e nuove idee (peraltro le ultime tutte molto buone, si vede che il vinino è fonte di buona ispirazione).
Dopo che si è chiacchierato un altro po’....e ora che si fa? Non ditemi che si ri-chiacchiera ancora perché l’ho già detta.
La domanda più profonda che si nasconde dietro il mio “..e adesso che si fa?” avete infatti capito quale è.
La quantità di citazioni sul vinino è notevole, l’ultima di Stefano il Nero è qui, Angelo Peretti ha raccolto tutto il campionario in diverse puntate e l’ultima la trovate qui; un sontuoso dibattito si è aperto su Aristide qui, si parla del tipo di imbottigliamento del vinino: ottimo.
...e adesso che si fa ?
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Continuare a chiacchierarne può essere altra buona idea, ognuno dice la sua e cita il suo vinino, si aprono discussioni ecc ecc, diamo così la possibilità all’ottimo Internetgourmet di farne un altra puntata riassuntiva e ad altri di sperticar citazioni e nuove idee (peraltro le ultime tutte molto buone, si vede che il vinino è fonte di buona ispirazione).
Dopo che si è chiacchierato un altro po’....e ora che si fa? Non ditemi che si ri-chiacchiera ancora perché l’ho già detta.
La domanda più profonda che si nasconde dietro il mio “..e adesso che si fa?” avete infatti capito quale è.
Si tratta di cimentarsi sul campo delle vere potenzialità del mondo blog, è una domanda sulla reale capacità di penetrazione del 2.0 nel mondo del vitivinicolo.
Esiste un mondo “marketing 2.0” e un mondo che si occupa di “comunicazione in 2.0” che passano le loro giornate a spiegarci quanto è potente la rete, a raccomandare il 2.0 come nuovo strumento di comunicazione, la sua capacità di generare mercato e nuove opportunità.
Questo anche per il www: wonderful wine world.
Esiste un mondo “marketing 2.0” e un mondo che si occupa di “comunicazione in 2.0” che passano le loro giornate a spiegarci quanto è potente la rete, a raccomandare il 2.0 come nuovo strumento di comunicazione, la sua capacità di generare mercato e nuove opportunità.
Questo anche per il www: wonderful wine world.
Io ci credo e così anche molti di voi, ora si può dimostrare.
La rete, ed esattamente il mondo dei blog del vino, ha riconosciuto e valutato, descritto e delineato il mondo del vinino, questa è una cosa nata dentro il 2.0.
E’ anche una cosa vera, l’Elogio del vinino è cosa seria, classificazione corretta, per alcuni è persino discutibile la terminologia da usare, segno che esiste.
La rete, ed esattamente il mondo dei blog del vino, ha riconosciuto e valutato, descritto e delineato il mondo del vinino, questa è una cosa nata dentro il 2.0.
E’ anche una cosa vera, l’Elogio del vinino è cosa seria, classificazione corretta, per alcuni è persino discutibile la terminologia da usare, segno che esiste.
Moltissimi si sono cimentati, alcuni hanno già denigrato l’iniziativa, molti ne hanno volutamente taciuto, insomma la cosa ha talmente tanto senso da averne già i primi “oppositori” e occultatori.
“…e adesso che si fa?”
Rispondere a questa domanda ha un doppio significato: dare al “vinino” una prospettiva reale di mercato e di scelta per i consumatori e quindi dare al mondo vitivinicolo italiano una strada nuova (in verità vecchissima ma questo è un altro discorso) e, seconda opzione, dimostrare che il 2.0 non è solo un cumulo di parole ma strumento di ampia potenzialità.
Nessuno da solo, neanche il blogger più affermato, può dare questa risposta in modo pieno, molti insieme invece possono fare molto.
Perché farlo? Bhe, per lo stesso motivo per cui scriviamo centinaia di parole sui nostri blog, inutile aggiungere altro.
Credo il messaggio sia chiaro, diciamocelo seriamente : quella del "vinino" è opportunità forte, ho già esortato a non coprirla di polvere o riporla nel cassetto, scusate se insisto.
“E’ meglio fare e pentire che starsi e pentirsi”.(G. Boccaccio)
“…e adesso che si fa?”
Rispondere a questa domanda ha un doppio significato: dare al “vinino” una prospettiva reale di mercato e di scelta per i consumatori e quindi dare al mondo vitivinicolo italiano una strada nuova (in verità vecchissima ma questo è un altro discorso) e, seconda opzione, dimostrare che il 2.0 non è solo un cumulo di parole ma strumento di ampia potenzialità.
Nessuno da solo, neanche il blogger più affermato, può dare questa risposta in modo pieno, molti insieme invece possono fare molto.
Perché farlo? Bhe, per lo stesso motivo per cui scriviamo centinaia di parole sui nostri blog, inutile aggiungere altro.
Credo il messaggio sia chiaro, diciamocelo seriamente : quella del "vinino" è opportunità forte, ho già esortato a non coprirla di polvere o riporla nel cassetto, scusate se insisto.
“E’ meglio fare e pentire che starsi e pentirsi”.(G. Boccaccio)
Molto bene…e adesso che si fa ??
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Che si fa? si potrebbe cominciare con lo stilare una clasifica (personale) dei migliori vinini del 2009. Citando però anche la fonte di approviggionamento (cantina, enoteca, regalo, supermarket...) e il prezzo. Se infatti ti dico che ho assaggiato il Masseto di Ornellaia nella tenuta medesima, e che mi è piaciuto moltissimo malgrado io diffidi in genere del merlot, tu mi dici "sì, ok, ma a me il TFR non l'hanno ancora dato", perchè è un vino fuori della portata economica di (quasi) tutti. Se però ti dico che il Bardolino di Raval preso in cantina costa intorno ai 3-4 euro alla bottiglia (forse meno, non ricordo), e che è uno dei migliori vinini assaggiati finora, alla prima occasione ti precipiti a comprarlo.
RispondiEliminaErgo, si può iniziare da qui. La compilation dei vinini. I quali - novità! - possono essere, a mio avviso, anche del genere sparkling.
O no??
L.
Chiedo scusa per i refusi, correggete: classifica. Approvvigionamento.
RispondiEliminaEh... che si fa? Lizzy propone di stilare classifiche e segnalazioni. Qualcosa di simile già feci su Aristide, con una discreta raccolta di vinini, ma quanto mai incompleta.
RispondiEliminaSi potrebbe organizzare un Vinino Day, una sorta di giornata dedicata all'incontro tra i vinino-supporter e, magari, una degustazione di alcuni campioni degli stessi.
Si potrebbe creare un gruppo di pressione pro-Vinino dentro Vinix, che porti a raccogliere adepti.
Si potrebbe creare un Vinino Blog, arena di confronto multi-autore (se altri blogger ci stanno), cercando di costruire una comunità autonoma.
Che si fa? Si fa, si fa. Qualcosa da mettere a bollire in pentola vedrete che ci sarà. Magari in edizione sperimentale e low cost, ma ci sarà.
RispondiEliminaCiao Stefano,
RispondiEliminaQuesto tuo post mi ha ricordato che mi ero ripromesso di scriverne. Per quel che vale.
http://www.enoicheillusioni.com/2009/12/i-vinini-ovvero-quello-che-vorrei-bere/