domenica 17 gennaio 2010
AMARONE 2006....TU CHIAMALA SE VUOI "ANTEPRIMA"
Ho cercato in tre vocabolari e non ne ho trovato altro significato, di cosa? Un cruccio che mi insegue da giorni, il significato, ma quello vero eh, della parola “anteprima”.
Si sarebbe infatti dovuta svolgere a Verona nei giorni Sabato 30 e Domenica 31 Gennaio 2010 l'attesa manifestazione AMARONE 2006 IN ANTEPRIMA invece oggi io la suddetta ANTEPRIMA l’avevo in tavola con un bell’Amarone 2006, esattamente della pregiata casa MASI.
Allora io mi chiedo, torbido credente della sacralità del significato delle parole, che “anteprima” si può mai realizzare di una cosa che è già in piena disponibilità di tutti?
L’Amarone del 2006 gira già sugli scaffali da molte settimane, è stato spedito in quantità a mo’ di strenna natalizia, molti ci hanno brindato durante il cenone di capodanno. Cosa significa allora “AMARONE 2006 IN ANTEPRIMA”.
Una banalità ? Mah, una vocina mi dice che invece è una cosa seria.
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Torniamo ai vocabolari. Tutti collocano il significato del termine "anteprima" nel mondo dello spettacolo e la definizione più ricorrente quindi risulta “presentazione di uno spettacolo cinematografico o teatrale a un gruppo di invitati, prima della rappresentazione pubblica”. La cosa sottointende una specie di riunione più o meno esclusiva in cui mostrare un eccezionale prodotto assolutamente prima che chiunque altro ne sia venuto a conoscenza.
Non mi pare che Amarone 2006 anteprima sia in questo status……
Sono troppo ingenuo? Certo che potrei dire anche io un bel “ecchissenefrega” come faranno molti, molti che, nel farlo con un sorriso di autocompiacimento ed un cenno di superiorità, diranno “ma che vuoi stiamo a guardare queste cose”.
Facciano pure tanto la sostanza non cambia.
Potremmo dire che chiamare l’appuntamento di fine gennaio “anteprima” è una operazione di puro marketing organizzata dal Consorzio Valpolicella ? Bene allora resterebbe il fatto che diversi suoi iscritti non la tengono in considerazione: iscritti al Consorzio che poi avranno magari il tavolo, magari anche uno di quelli ambiti, all’interno della stessa manifestazione il cui significato non hanno certo onorato.
Oppure potremmo semplicemente dire che si tratta di un’altra dimostrazione di come il detto “l’unione fa la forza” non sia la pietra miliare su cui si basano alcune unioni consortili.
No, è molto di più.
E’ molto di più perché è l’ennesima dimostrazione di come il mondo dell’Amarone si stia impoverendo di significativi valori; la costituzione delle Famiglie dell’Amarone d’Arte è stata un segnale. Il vino che io ho avuto sulla tavola esce da una di queste cantine. I segnali di una distonia fra produttori e mercato sono molti e questo è uno di quelli.
Affidandosi alla sintesi, l'argomento sarebbe troppo ricco, non possiamo però esimerci da due punti.
Il primo è il rispetto verso il consumatore. Chiamare anteprima una cosa che non lo è risulta solo l’anticamera del lassismo totale sui margini di rispetto che si devono al mercato, ingannare ed auto-ingannarsi su una cosa così è molto brutto perché da li al dispetto finale al consumatore (in altri posti l’hanno chiamata Brunellopoli) il passo non è poi così lungo.
Si ricordino quindi gli iscritti al Consorzio che producono vino e non campagne di marketing e le seconde non devono/possono essere fuori sintonia rispetto alla “vita” del primo.
Il secondo punto riguarda la assoluta necessità che i produttori del rinomato vino veronese, tutti, ritornassero ad avere piena comprensione che stanno tutti vendendo la stessa cosa: Amarone.
Lo stesso nome per tutti, lo stesso nome e la stessa nomea. Ogni volta che uno di loro impoverisce quest’ultima o mina le sue basi di conoscenza non fa bene a se stesso e fa del male a tutti.
Se poi qualcuno crede di essere “più artista” di altri questo è solo un fattore da dimostrare al mercato, questo “artista” punti all’eccellenza davvero, se ci riesce farà del bene a tutti e molto a se stesso.
Comunque sia andate tutti all’Amarone 2006 Anteprima quest’anno, andateci senza il vocabolario, ci sono molti produttori che ci credono davvero, la prendono molto più sul serio di altri, si meritano la vostra presenza sui tavoli. Loro si.
Questo post è pubblicato anche su Terroir Amarone il Social Network a cui partecipano tutti i “Wine Lovers & Producers of Amarone della Valpolicella”. Anche Stefano il Nero.
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