Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
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sabato 9 gennaio 2010

IL RUGBY E LE PALLE....DI NEVE


Durante l’inverno in Italia
, il più delle volte anche copiosamente, nevica. Non è una novità semmai una esplosione di gioia per i bambini, che si sorprendono a giocare in ogni angolo diventato improvvisamente bianco e soffice, e per i carrozzieri ma questa è altra storia.
Da quest’anno la neve è un elemento di valutazione anche nel mondo del rugby, vi chiederete il perché: è tutta una questione di palle...di neve.
Il turno della Epifania del massimo campionato ovale ha dovuto fare a meno di due responsi sportivi. Causa neve non si è giocato a Viadana il match con i padroni di casa ad ospitare l’Aquila ed a Parma dove il Petrarca Rugby non è nemmeno arrivato causa preventiva richiesta posticipo gara fatta fino dalla mattina dai parmigiani.
Tutti d’accordo ? Signorno! (Per fortuna)
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Un certo Pasqua, Presidente dell’Aquila Rugby,bene ha fatto ad elevare formale protesta alla FIR con una lettera della quale qui di seguito uno stralcio: “…..Al mio arrivo allo stadio “Zaffanella” di Viadana, alle ore 12.00, un nostro tifoso, vista la non volontà di scoprire le linee del campo su cui c’erano al massimo 3 cm di neve fresca, ha imbracciato una pala in quel momento presente sul terreno di gioco e, con un solo passaggio in un paio di minuti, ha pulito la linea dal centrocampo ai 22 metri. E’ stato subito fermato, forse perché tanta solerzia avrebbe consentito lo svolgimento della partita se qualcun altro avesse fatto il proprio dovere nei tempi giusti. La non volontà di affrontare la partita è dimostrata anche dalla mancata presenza sul campo dei copri pali e delle bandierine….”
A Viadana, come a Parma, non nevicava dalla sera prima; nel mantovano i giocatori si trastullavano sul campo baciato dal sole lanciandosi palle di neve invece di effettuare un sano riscaldamento pre-partita.
A Parma invece, più solerti, già nella soleggiata mattinata, forse impauriti dal fatto che la neve si potesse anche sciogliere, hanno richiesto spostamento della gara; ottenuto poche ore dopo il Petrarca ha girato il bus all’altezza di Rovigo ed è tornato a casa, pronto per “brusare a befana”.
L’ovattato mondo rugbistico di massima categoria, impegnato più che mai a coprire ogni possibile movimento o segnale di vita del proprio sport, non avrebbe nemmeno fatto caso alla cosa se il giornalista milanese, il pluricitato Duccio Fumero dal suo Rugby 1823 non avesse dedicato un articolo a testa alla neve di Viadana e Parma.
L’ipotesi che Viadana, la mitica Viadana, ed i cuginetti del Gran Parma, causa la panchina corta, i molti influenzati, i troppi giocatori fuori condizione o in infermeria, abbiano approfittato del
la nevicata per sottrarsi al responso del campo è dubbio che mai deve sfiorare le menti, ma per carità, ma suvvia, vergognosi a pensarlo, ma ci mancherebbe. Proprio Viadana poi dove i valori del rugby…la correttezza….bla bla bla ….insomma poi, come dice Viadana, “tutto è stato fatto a termini di regolamento”.
Mica c’è scritto sul regolamento che bisogna spalare il campo quando nevica o tirare l’acqua dopo aver fatto pipì
. Non c’è scritto neanche che si debba giocare a palle di neve ma vogliamo farne una questione di palle ??
Dimentichiamo gli Aironi viadanesi, per questa volta è meglio, e diamoci una chiosa.
In questo dicembre appena trascorso a Treviso si è giocato un match di Heineken Cup rinviato di solo una ora dopo che decine e decine di persone, pubblico e dirigenti del Benetton inclusi, si sono messi a spalare la neve copiosa scesa fino a poche ore prima, a Rovigo in quei giorni idem e, se scendessimo nelle serie minori potremmo scrivere un libro.
Cattivi esempi ? No, questione di palle.
.

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