Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
Al centro il gusto, la tradizione, il territorio.

martedì 2 febbraio 2010

ANTEPRIMA AMARONE 2006 (1a puntata) IL CORAGGIO DI ESSERE LEONI


Una celebre citazione di Woody Allen recita “ Il leone ed il vitello giaceranno insieme. Ma il vitello dormirà ben poco”. Se si trattava di fare la scelta fra le due parti, il Consorzio Valpolicella ha scelto la prima. Mai come in questo caso fare il leone era rischioso, magari un vitellino insonne ed un po’ pavido poteva essere più comodo, invece ad Anteprima Amarone 2006 il Consorzio ha potuto mettere in campo tutte le sfide vinte con grinta e coraggio nell’ultimo periodo, una battaglia del fare.
Così nella sala gremita per la presentazione della celebre Anteprima veronese si sentivano frasi forti, monito ai produttori, come: “ La crisi non sia motivo per la ricerca di scorciatoie”, “la qualità è elemento di stabilità” e poi i numeri del Consorzio. Ettari vitati 6237, più di 2400 aziende di cui 1637 produttori di uve, una produzione nel 2009 tornata sotto i livelli del 2006 (meno 8%); sono 8,78 milioni le bottiglie prodotte nel 2009 circa duecentomila in più del 2008 e via così. Un percorso, quello del Consorzio Valpolicella, visibile anche nei numeri ma soprattutto nei fatti.
per continuare a leggere questo post clicca su Continua

La
revisione dei disciplinari ha regalato al celebre vino veronese oltre a norme chiare e stringenti sulla produzione di uve e vino, una denominazione finalmente al passo con i tempi:”Amarone della Valpolicella”. Vino e territorio binomio inscindibile.
L’arrivo della DOCG e la bellissima affermazione come "WINE REGION OF THE YEAR 2009", ambitissimo premio attribuito dalla prestigiosa rivista americana Wine Enthusiast battendo le altre blasonate zone, Champagne (France) Rhône Valley (France) Russian River Valley(California) Stellenbosch (South Africa), sono i due fiori all’occhiello ma non è finita qui.
Altro passaggio coraggioso: “Riducendo di quasi un 30% la quantità delle uve messe a riposo rispetto al 2008 si è mantenuta una remunerazione per ettaro interessante…..si è prontamente evitato un possibile crollo delle quotazioni dei vini sfusi” una scelta così ottiene il risultato di una “ulteriore selezione qualitativa”.
Poi Siquriache ha consentito di certificare ben dieci denominazioni senza aggravi ulteriori di costi per i produttori”. E’ in quel “dieci” la vera rivoluzione. Valpolicella, Breganze, Soave, Gambellara, Durello, Bardolino….tutti insieme per garantire controlli e certificati !! Wow, ed il campanile che fine ha fatto ??
Il piatto forte però è la presa di coscienza del Consorzio Valpolicella del fattore comunicazione e marketing dove, citiamo, “…il Consorzio sarà di conseguenza vetrina per tutte le aziende che vorranno comunicare…ufficio stampa..…ufficio progettazione eventi….” ed a seguire, udite udite, “ senza trascurare il web in quanto ormai una promozione e soprattutto il monitoraggio della stessa non possono prescindere da una presenza puntuale sulla rete”. Cari internauti, esistiamo !!
Sono seguite la relazioni tecniche (quadro agronomico, risultato della vendemmia, appassimento e produzione 2006) dove sono stati bravissimi i relatori a dirci che è stata una annata ‘nsoma, così così, non male, meglio del previsto, abbastanza discreta, buona, ottima, anzi fantastica. Potevano fare diversamente?
Relazioni finite, applausi, tutti contenti, bilancio da leoni. In barba ai vitelli.


Questo post è pubblicato anche su Terroir Amarone il Social Network a cui partecipano tutti i “Wine Lovers & Producers of Amarone della Valpolicella”. Anche Stefano il Nero.
.

Nessun commento:

Posta un commento

Prima di scrivere il post ricordate: "Per prima cosa dovete avere ben chiari i fatti; così potrete distorcerli come vi pare." (Mark Twain)