Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
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domenica 23 maggio 2010

SIAMO IN SEMIFINALE.... E IO CHE NON CI VOLEVO VENIRE. MA IL RUGBY NON PERDONA

Nel rugby non si può fare finta, no quello proprio no, quando lo fai è evidente a tutti, è imbarazzante per tutti ma soprattutto è imperdonabile. Questo post esce a futura memoria perché qualcuno non dimentichi o pensi con troppa immeritata fiducia che il tempo cancella.
Ieri si giocava l’accesso alla finale per lo scudetto del rugby, giova ricordarlo perché pare per qualcuno questo non fosse scontato. Si giocava per il titolo “Campioni d’Italia”, il match era Benetton Tv contro Petrarca Pd, si giocava ieri a Treviso il ritorno dopo che l’andata a Padova aveva già dato spunti simili a quelli che seguono ma non così amaramente definitivi. Cronaca di un fattaccio che può essere una opportunità
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Ha vinto Treviso 54 a 10, meritatamente ? Certo che si, ma il principale merito dei trevigiani è stato quello di essere sceso in campo per giocare a rugby, per onorare partita e pubblico, perché si sentiva in dovere di andare fino in fondo e così ha fatto: prima meta dopo otto minuti e ultima delle otto segnate all’ultimo minuto del secondo tempo. Per il Petrarca il taccuino segna esattamente l’atteggiamento opposto. Mai entrato in campo, ad inizio partita una meta subita ogni cinque minuti, più di mezza squadra con la testa in ferie, macchè scudetto/partita/pubblico/rugby!! Molti tuttineri sembrava pensassero “Che seccatura queste semifinali”.
Eh si, un vero ingombro primaverile queste semifinali, purtroppo il Prato si è preso i quattro punti di penalizzazione a inizio campionato ed i padovani sono arrivati quarti in classifica a fine campionato con il conseguente onere di dover entrare in campo per le famigerate semifinali. Che seccature eh? Un obiettivo ieri è stato però centrato, ora tutti sanno che quel quarto posto era dei Cavalieri Prato: nel rugby è il campo a dire la verità.
Un comportamento, quello dei padovani, che qualcuno potrebbe definire addirittura antisportivo, potrebbero senz’altro farlo le altre due semifinaliste (Viadana e Rovigo) che oggi si giocheranno la loro ultima battaglia per andare in finale. Una finale che giocheranno contro un Benetton Treviso fresco, gasato, senza acciacchi e riposato, una squadra che può dire di aver disputato due allenamenti. Un ricorso dei mantovani e dei rodigini ci starebbe ma nel rugby quello che si vede non è sempre eleggibile e tanto meno sanzionabile , per quest’ultimo aspetto nel rugby c’è l’onore perso. Vale più di un ricorso vinto.
Chiariamoci, Treviso vinceva comunque, troppo diverso il tasso tecnico, ricordare però che quest’anno il Petrarca lo aveva già battuto due volte serve a far capire a tutti che una semifinale si poteva giocare, eccome se si poteva, bastava volerlo.
La differenza in campo si è vista fuori dal campo, implacabili le telecamere televisive che mostravano al loro pubblico una scena esemplificativa quando, durante l’intervallo fra il primo e secondo tempo, mandano in onda una ripresa parallela in diretta dai due spogliatoi: i bianco-verdi, che conducono in quel momento 28 a 3, sono chiusi abbracciati in cerchio che ascoltano il coach e urlano e puntano alla massima concentrazione per il secondo tempo, i petrarchini sono mestamente sparsi più o meno rilassati per lo spogliatoio a gruppetti di due che chiacchierano e aspettano. Il risultato lo abbiamo già detto.
Un sincero abbraccio va al coach Presutti che ha compiuto il suo ennesimo gesto d'amore verso il suo Petrarca quando ha regalato l’ingresso in campo di molti Under 20, un gesto che è stato applaudito e compreso per quello che veramente è, un gesto che è anche un simbolo, infatti quegli Under 20 Campioni d’Italia lo sono già. Come sempre l’ottimo abruzzese non si è nascosto ed ha trovato un modo serio e compito per dire la sua.
Rimane però una gara da album dei peggiori ricordi ed allora chiediamoci : perché accade questo ?
E’ noto a tutti che nella Società Petrarca Rugby la gloria del passato ha decisamente più peso che i programmi per il futuro, sembra quasi che tutto sia organizzato perché niente possa scalfire quello che fu. Vittima di un passato che lui stesso si costruisce come irraggiungibile il Petrarca rimane al palo ogni volta che arriva il momento decisivo. Il Petrarca e la sua massima dirigenza vivono di ricordi bellissimi ma da molto i titoli escono solo dal generoso vivaio. Quando si va un po’ più in su dal dilettantismo, quando la tensione potrebbe salire la Società evapora ed il suo team con lei.
Forse sarebbe il caso si aprisse un dibattito serio fra i dirigenti petrarchini, forse sarebbe il caso di prendere spunto da quello accaduto ieri ed imitare il gesto di Presutti, sarebbe il caso la dirigenza petrarchina prendesse in considerazione di regalarsi e regalare al rugby ed ad una intera città un sogno più grande, puntare in alto, puntare al sogno capace di sconfiggere i fantasmi del passato, un sogno più forte e più bello di tutti gli scudetti del tempo andato: il Petrarca Rugby del futuro. E’ tempo.


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8 commenti:

  1. concordo al 100%. E aggiungo che questo "atteggiamento" è estremamente efficace nel tener ben lontani dallo stadio quei padovani che avrebbero anche un interesse per il rugby, ma che poi si perdono nella desolazione (e non mi riferisco alla desolazione del Plebiscito).
    Ogni anno parto con entusiasmo e ottimismo, oltre che curiosità e apertura mentale, poi a fine stagione rimane la delusione, lo scoraggiamento, il pessimismo. Tutto questo è ancor più amplificato dall'approccio "nullo" che alcuni giocatori (che se non sbaglio sono anche "professionisti"...) hanno avuto negli ultimi mesi. La passione per questo sport mi rimane viva grazie a quello che i giovani che hanno debuttato ieri raccontano, sull'emozione, la paura e (perché no?) l'orgoglio. Orgoglio vivo, non semplice "blasone".

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  2. hai purtroppo tristemente ragione e te lo dice uno che ha seguito -quasi- tutta la stagione sugli spalti del Plebiscito.

    Il "quasi" è dato dalla semifinale di ritorno: sono rimasto tranquillamente a casa prevedendo ampiamente cosa sarebbe successo.
    Posso sopportare qualsiasi sconfitta, ma non quelle arrivate perchè si è rinunciato del tutto a giocare.

    Oltre a Presutti mi sento di ringraziare alcuni giocatori che hanno predicato nel deserto e non si sarebbero meritati tutto questo, se ne avrò l'occasione glielo dirò personalmente, come ho fatto l'anno scorso all'ultimo terzo tempo.

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  3. Buongiono a tutti!!
    Dopo alcune informazioni riguardo al caso e di conseguenza tentato dalla curiosità sono entrato in questo blog e mi sono messo a leggere le vostre considerazioni e commenti.
    Ahahahahahahahahahhahahahhahahahahahahahahahahahahahaahhaahhaha...rido per non piangere!!!!!!!!
    Ah scusate sono Nicola Bezzati padovano e petrarchino DOC, terza linea Petrarca Rugby.
    Sinceramente non sono tipo da commenti e considerazioni in questi moderni blog, abitualmente leggo(rido) e mi tengo tutto dentro ma sapete le vostre parole fanno pietà!
    E' difficile iniziare a rispondere, sopprattutto commentare a persone che non vivono tutti i giorni con noi la cosa... ma riguardo la semifinale di Treviso ci sono numerose considerazioni da fare...prima di tutto se non lo sapete, il treviso durante TUTTA la stagione cambiava ogni sabato 10/15 della squadra, si chiama turn-over, noi eravamo in 22!!Questo non influisce magari sull'atteggiamento (e concordo con voi!)ma sapete forse dopo una stagione di campionato sempre al vertice, finale di coppa Italia, e coppa europa giocata dignitosamente, è un poco dispendionso e il rendimento "potrebbe" essere descrescente.
    Poi per quanto riguarda il discorso riprese in spogliatoio durante la ripresa...dovete sapere che NOI ci si divide tra 3/4 ed Avanti per discutere...quindi a gruppetti!!!!!
    Detto questo mi dispiace solo una cosa, le vostre lamentele e considerazioni e tutti i commenti a seguito, non solo passano in rete ma girano, come vedete, in altri ambiti.
    Non mi sento di aggiungere altro, sarebbero molteplici le cose da scrivere e le spiegazioni a riguardo, ma di sicuro non continuo perchè a Voi non ho più nulla da dire.
    Cordiali saluti ai "tifosissimi".
    Nicola Bezzati

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  4. Ciao Nicola
    mi fa molto piacere tu ci abbia letto e tu ci segua su questo blog, accetto molto volentieri le tue considerazioni anche se alcune sarebbe meglio tu le verificassi prima di essere così "pesante" nel giudizio.
    Due sole puntualizzazioni per te:
    1) I blog sono fatti per creare discussione sul tema specifico del quale si occupano; il rugby, che gode di pochissima visibilità mediatica, si discute e si amplifica in Italia prevalentemente grazie ai blog. Il mondo del rugby questo non lo ha ancora capito, solo il Cimbrico pare essersene fatto una idea. Rugby blog ce ne sono di importanti, che anche io leggo quotidianamente, (il mio non rientra in questa categoria, tutt'altro, ti posso fornire i link se vuoi) e di più modesti o misti (come questo). Il mondo del rugby, ripeto, non lo ha ancora capito ma noi rugby-blogger sostituiamo tutti i media che non scrivono del nostro sport; siamo, gratuitamente e senza pretese, la sostituzione delle pagine che il rugby NON ha sulla Gazzetta dello Sport. Il mondo rugby-blog è l'unico punto mediatico di discussione e di analisi giornaliero di rugby che ci sia in Italia. Questo è il nostro ruolo, accettalo, per il tuo bene e quello di tutto il nostro sport.
    2) Non so se esprimerti così pesantemente come hai fatto sia da "professionista". Credo tu abbia sbagliato ma però mi sento di dire che apprezzo anche la tua spontaneità e la tua sincerità. Ti dico solo che mi dispiace che tu abbia risolto il tuo problema offendendo il tuo pubblico, i tuoi appassionati, i tuoi tifosi, ma sopratutto offendendo quelli per i quali lo scudetto che porti sulla maglia è mille volte più importante del tuo nome e cognome. Questo però è un problema tuo.

    Tu dici che non hai più nulla da dirmi ? Io invece ti rivedrò sempre molto volentieri, come sempre al Centro Geremia.
    Un sincero cordiale saluto a te
    FORZA PETRARCA.

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  5. Carissimo Stefano,
    tu hai sbagliato tutto...ma stai scherzando???
    Io accetto tutto, ma io volevo solo risp da protagonista alle Vostre parole riguardo dei vostri commenti per quella semifinale.PUNTO.Tutte le altre faccende di blog, media, giornali, ecc. li lascio (e per fortuna) ad altre persone e forse anche a Voi.
    Che sai chiaro, al contrario dei vostri alcuni begnamini che amate anno dopo anno e che forse non sono proprio "rispettosi" dei valori che tu predichi, IO ho sempre giocato al Petrarca, mio fratello, conosco tutto e tutti di questa società e la sua storia, compresi ex giocatori, fondatori ecc...quindi discorsi etici riguardo il rispetto, il passato e i nomi e cognomi vari, scrivili a qualcun'altro. GRAZIE
    p.s. La cosa che mi fa incazzare che alcuni commenti vengono fatti da gente che forse un campo da Rugby non lo hai mai solcato..o quasi!

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  6. Ok Nicola, ad ognuno il suo.
    La cosina solita che se uno non ha giocato ecc ecc (e via con le classificazioni) lasciala perdere perchè, lo sai benissimo non ho dubbi, che questa si è una grande stupidaggine. Perchè non giocate a porte chiuse il sabato allora? Oppure distribuite i certificati per entrare prima dell'inizio del campionato?
    Questo modo di ragionare non farà mai crescere il rugby e, stringendo il campo, ti garantisco, è proprio quanto glii avversari dei Neri dicono del Petrarca: "mentalità chiusa e zero tituli". Io non lo dico io sto dalla parte opposta a loro però ogni tanto emerge forte.......
    Inoltre se non ci ritieni sufficientemente dotati per poter parlare di rugby perchè ci ascolti?
    ....e invece vedo che ci ascolti e questo mi fa molto piacere.
    Un saluto ancora. A presto.

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  7. Ai due cretinetti che hanno scritto offese uno a me ed uno a Nicola Bezzati dico che è inutile cerchino qui i loro interventi "intelligenti", li ho cancellati.
    A tutti e due un bell'addio, posso tranquillamente fare a meno di voi su questo blog.
    W il rugby.

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  8. Caro Stefano,
    forse la cosa si è ampliata molto...io amo il plebiscito quando ci siete Voi tifosi a sostenerci, ci mancherebbe, io sono il primo a volere una tifoseria più ampia, organizzata ecc..però sai alcune frasi sparate a caso o per il caso mi toccano veramente il cuore, e quando ho letto certe frasi riguardo me stesso, la tradizione della società ed il rispetto per la maglia, SCUSAMI ma ho il diritto di replica e sono impazzito!!!!
    ci si vede
    Nicola Bezzati

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Prima di scrivere il post ricordate: "Per prima cosa dovete avere ben chiari i fatti; così potrete distorcerli come vi pare." (Mark Twain)