Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
Al centro il gusto, la tradizione, il territorio.

domenica 25 luglio 2010

IO "VITTIMA" DEL CONSIGLIO GIUSTO : LA GARGANEGA DEL SISTO BIASIN


Di questa cosa mi sono piaciute molte cose. Partiamo dalla ispiratrice, Annalisa, ed arriviamo al produttore, Sisto Biasin. La cantina vicentina, esattamente Comune di Alonte appena sotto i Colli Berici, è: tradizione veneta, venti ettari, cabernet pinot e garganega in vite, sensibilità al collegamento con il territorio, un po’ di marketing (si può fare di più). Vediamo un po' cosa ne è nato.
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Sisto Biasin è il marchio che rileva il nome più palladiano dei tre fratelli Biasin o almeno così loro ce la raccontano, i venti ettari raccolgono le uve della tradizione, la loro web production ci tiene ad un intelligente forte collegamento con il territorio ma purtroppo non è aggiornatissima, vezzo tipico in Veneto di chi fa le cose bene senza crederci veramente fino in fondo. Il loro buon marketing crea comunque il loro nome ed anche quella piacevolissima e discreta denominazione sotto il brand ovvero “Your private emotion” che, sulla bottiglia che abbiamo assaggiato, diventa “Your white private emotion”. Bellino e già che ci siete finite il buon lavoro fatto.
La bottiglia l’ha scelta Annalisa , enotecaia decisa e decisiva, mentre io gigioneggiavo fra gli scaffali; mi è piaciuto quel dito puntato sul “vinino” del Biasin quasi a spregio di marchi altisonanti posizionati poco sopra e sotto l’etichetta vicentina, “questo è speciale”, dice l’Annalisa e allora vai con “Sisto Bianco – Garganega IGT 2009 – Bott 8/4000”.
Dodici gradi di alcol per la tipica garganenga vicentina di bassa quota ma con una marcia in più in questo caso: la morbidezza.
Bel giallo paglierino nel bicchiere ed un naso fiorito ampio e contemporaneamente garbato aprono la conoscenza del lavoro dei Biasin. E’ il naso la forza di questa garganenga del Sisto Bianco, la sua capacità di essere intensa eppur assolutamente gentile. Assaggio caldo con grande immediata apertura al palato, tocco di pizzico amaro sul finale di un assaggio moderatamente persistente nel gusto di fiori. Scorrevole e semplice questa garganega lascia una sensazione di leggerezza. Teperatura dei due assaggi qualificati qui a 11 e 14, questa produzione Sisto Biasin è apprezzabile ad entrambe le temperature.
Bella la cosa di voler suggerire e considerare “speciale” un vinino di fatto, di non fermarsi al taglio della prestigiosa etichetta o alla altisonanza del nome dell’uva di origine. Sono atteggiamenti importanti per la crescita ordinata del mercato vitivinicolo italiano che sempre di più dovrà arretrare di fronte alla quantità di consumo per attestarsi sulla tipicità.
Congratulazioni anche al Biasin di cui, confesso, avevo già assaggiato il Cabernet Sauvignon con l’invito di cui sopra: move your market..ing!
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