giovedì 29 luglio 2010
TETIGISTI ACU : MICHELE SATTA BOLGHERI ROSSO DOC 2007
Partiamo dalla traduzione : hai colpito nel segno !! (letterale : con l’ago). Soggetto: Michele Satta.
Nota è la mia propensione per tutto ciò che vitiviteggia intorno a Bolgheri e quindi rimane in testa ai più come partigiana la ulteriore scelta sorseggiata e qui riassunta, fra latinismi e declamati motivi di soddisfazione.
La collezione di Michele Satta è conosciuta e citarla dicendo “collezione” invece di cantina non è una mia idea ma, repetitia juvant, se lo merita.
Avute davanti almeno tre sue diverse bottiglie decido di assaggiarlo aggirando i gradi di nobiltà e arrivo al suo Michele Satta Bolgheri Rosso DOC 2007.
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Il vino regala sensazioni, una cosa bella che solo la terra ti sa dare, quando il vino è così “vicino” alla terra accadono molte cose.
Il primo sorso di questo rosso di Castagneto mi ha infatti ricordato la musica, non una musica in particolare: la musica. Così mi sono ritrovato a pensare ad un amico, uno che per la musica (e per l’Inter, ahimè) ha una passione speciale, gli ho anche scritto una mail, ho avuto una idea e gli ho scritto, per ora cin cin a te caro amico e buone vacanze.
Passiamo al nostro rosso. Questo Bolgheri Rosso è semplicemente nobile nel gusto ma sentite un po’ la trafila che ha scelto per lui il Satta: “….raccolta manuale grappoli a perfetta maturazione…. fermentazioni senza aggiunta di lieviti artificiali,stando sulle bucce per almeno tre sett. Dopo 12 mesi di barriques il vino va in bottiglia senza filtratura e sosta in cantina per 6 mesi prima di essere venduto”.
Un uvaggio coraggioso: 30% Cabernet Sauvignon, 30% Sangiovese, 20% Merlot, 10%Syrah, 10% Teroldego
Rosso intenso , quasi cupo senza unghia evidente ai suoi lati, mora al naso in deliziosa e morbida evidenza, il finale della profumazione è sincera densità di tabacco bagnato.
Bel Bolgheri, gli faccio fare un giro, scorre nel bicchiere appena pesante.
Primo assaggio con ingresso delicato e subito dopo una discreta struttura di tannini che abbrevia la bevuta e scocca la scintilla che diventa una sensazione di persistenza media, garbata, elegante. Armonioso, morbido e ben tondo, questo vino regala una profonda sensazione di terra; piace come entra con garbatezza ed esce con il tocco di acidità dei vini che la sanno lunga. Tetigisti acu!
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