Mi pare si possa disegnare così il lento emergere sulla rete e nella coscienza di molti della concreta esistenza di una categoria enologica viva ad oggi solo nella inconsumabile tradizione ed esperienza, una categoria che ha avuto e celebrato anche un suo Manifesto Elogiativo : il vinino.
Il vinino è uno degli argomenti più gettonati su questo blog che, in questo senso, è solo un paripatetico del mondo. Un passo alla volta e tutti infatti ne hanno parlato, sono spuntate un po’ ovunque bottiglie che si sono viste attribuite la nuova “denominazione” di “vinino”, magari non sempre a proposito (anche su questo blog), alimentando questo nuovo mondo di antica radice e, chissà, magari anche mettendolo in pericolo.
Esattamente un anno fa rispetto al motivo del vinino mi chiedevo qui : “…e adesso che si fa?”
Così adesso non posso che plaudire visto che, dopo la fase elogiativa e, dice lui, quella riflessiva, l’Angelo Peretti ha deciso di non dare fuoco alle micce ed è nato www.vinino.it.
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Avete capito bene, “non dare fuoco...", rispettare l’incedere del passo dopo passo perché se questa cosa del vinino deve essere una cosa seria allora, dice lui, "Il rischio era - ed è - quello della banalizzazione” e continua, citazione nella citazione, con un appunto di Fabio Rizzari "Si assiste attoniti all’attuale esaltazione di vinelli piacevoli, ma senza pretese, elevati al rango di grandi vini. Il rovesciamento di segno rispetto a una decina d’anni fa è compiuto".
Insiste quindi l’Angelo: “Riflettevo perché il vinino stava diventando una moda. E c'era il rischio che sul nuovo carro …..ci si precipitassero produttori che nulla hanno a che spartire con la cultura - già, la cultura - del vino appunto semplice ma non banale. Imitatori del vinino, così come fino a ieri imitavano il vinone. Fabbricatori di vino…..Mi domando se possa esserci un vinino senza tradizione autentica."
Bella domanda, corposa ed insidiosa, questa domanda potrà essere il Rubicone del vinino, sarà la domanda sulla quale ci tireremo il dado nel prossimo lustro quando gli appelli al vinino verranno raccolti da estimatori che chiederanno adeguate correzioni all’Elogio, magari nel nome del “mercato” o della “comunicazione”.
Perciò anche a questo potrà servire www.vinino.it, il nuovo blog che il Peretti dice aver inventato quasi senza ancora sapere bene cosa farsene, ma il furbone del Garda non ce lo da a bere e, considerando che il brand del nuovo blog è senz’altro accattivante, si aspettano per questa denominazione atipica nella sua tipicità, nuovi passi. Uno alla volta.
La cosa avrà la sua incoronazione in quel di Ferrara il giorno undici del mese corrente per un Vinix organizzato dal vulcanico e super innovativo Mariotti, cosa molto bella a giudicare dal programma, un cin cin al vinino: e chi se lo perde.
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Avete capito bene, “non dare fuoco...", rispettare l’incedere del passo dopo passo perché se questa cosa del vinino deve essere una cosa seria allora, dice lui, "Il rischio era - ed è - quello della banalizzazione” e continua, citazione nella citazione, con un appunto di Fabio Rizzari "Si assiste attoniti all’attuale esaltazione di vinelli piacevoli, ma senza pretese, elevati al rango di grandi vini. Il rovesciamento di segno rispetto a una decina d’anni fa è compiuto".
Insiste quindi l’Angelo: “Riflettevo perché il vinino stava diventando una moda. E c'era il rischio che sul nuovo carro …..ci si precipitassero produttori che nulla hanno a che spartire con la cultura - già, la cultura - del vino appunto semplice ma non banale. Imitatori del vinino, così come fino a ieri imitavano il vinone. Fabbricatori di vino…..Mi domando se possa esserci un vinino senza tradizione autentica."
Bella domanda, corposa ed insidiosa, questa domanda potrà essere il Rubicone del vinino, sarà la domanda sulla quale ci tireremo il dado nel prossimo lustro quando gli appelli al vinino verranno raccolti da estimatori che chiederanno adeguate correzioni all’Elogio, magari nel nome del “mercato” o della “comunicazione”.
Perciò anche a questo potrà servire www.vinino.it, il nuovo blog che il Peretti dice aver inventato quasi senza ancora sapere bene cosa farsene, ma il furbone del Garda non ce lo da a bere e, considerando che il brand del nuovo blog è senz’altro accattivante, si aspettano per questa denominazione atipica nella sua tipicità, nuovi passi. Uno alla volta.
La cosa avrà la sua incoronazione in quel di Ferrara il giorno undici del mese corrente per un Vinix organizzato dal vulcanico e super innovativo Mariotti, cosa molto bella a giudicare dal programma, un cin cin al vinino: e chi se lo perde.
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Grazie Stefano. Cin cin.
RispondiEliminaAngelo