Ero con Andrea, amico ovale e di degustazione, abbiamo stappato un Bardolino, non uno qualsiasi, quello di Matilde Poggi.
Prima vendemmia di Matilde, siamo nel 1984, nasce il percorso e la passione nel vino de "Le Fraghe", la sua cantina; comincia divertendosi con il nome : fraghe, forse sta al fragum latineggiante di fragola, quindi al plurale sta per fragole. Uhm.
Il succitato mittente sta in Cavaion Veronese, in mezzo al mondo del bardolino gardesano, terra di tradizione: terroir raffinato.
Conoscere Matilde e la sua vitalità mi permette di affrontare queste righe che parlano di lei e del suo vino, che poi è la stessa cosa, facendo parlare lei. Le ho fatto solo poche domande, perchè con Matilde, se vuoi parlare davvero di vino, devi sederti con calma e sorseggiare i discorsi come si fa con le cose dolcemente solenni. Sentiamo prima lei e poi come io e l'Andrea abbiamo sentito il suo Bardolino Le Fraghe DOC 2009.
per continuare a leggere questo post clicca su Continua
.
Allora Matilde, vino si, ma come?
Vino goloso, da bere e non da discutere
Consumi in ribasso e produzione in aumento, andiamo all'estero ? Come ?
In questo momento l’Italia sta soffrendo, bene l’estero che cerca sempre più vini frasi, giovani ma da zone di tradizione vinicola, con alcool giusto e anche con un prezzo da tutti i giorni
Cosa vuol dire per te "rispetto del terroir"?
Partire da una viticoltura rispettosa e arrivare alla bottiglia con il massimo delle espressioni del territorio, dell’ambiente in cui sono.
Non ti piace la denominazione "vinino" vero? Ahi ahi!
Già detto più di una volta è una brutta espressione che mi parla di una cosa piccola, inferiore, io mi ritengo una produttrice di vino nè grande, nè piccolo. E' un problema lessicale non di concetto.
Ok allora se è solo un problema lessicale il nostro caro Angelo è a posto, dimmi ora quali dei tuoi vini ami di più?
Li amo tutti allo stesso modo: il bardolino significa di più per me perché da lì ho iniziato a produrre, lì ho cominciato a voler dire la mia. E’ stata una sfida. Era la massima espressione del territorio
Progetti per il futuro?
Sono in conversione biologica, attualmente lavoro a questo progetto che mi aiuterà ad avere sempre una maggiore marcatura di territorio nei miei vini.
Il suo bardolino ci ha gesticolato dal bicchiere con i suoi riflessi carichi che facevano rilasciare un colore più capace dell'atteso. Al naso è arrivato abbastanza intenso, ampio di frutta e pungente di pepe, un leggero profumo erbaceo, forse di gioventù, ancora però molto gradevole. Beva calda e carezzevole che anticipa forte il frutto rosso di ciliegia, appena persistente con un bel tannino raffinato. Finale ampio che suggerisce un cordiale abbinamento con le "due chiacchiere fra amici".
Il Bardolino de Le Fraghe è bello, perchè è luccicante e vero, perchè è pulito e sobrio, perchè ti lascia finire con nostalgia la bottiglia, perchè ti fa pensare ad un vino....goloso da bere non da discutere. Punto.
.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Eh sì, è davvero goloso il Bardolino di Matilde (ma anche il suo Cabernet non è male)...Bravo Stefano, bell'incontro, vero?
RispondiEliminaL.
Bel post ed interessante ,,, e viva il biologico
RispondiElimina