Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
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giovedì 9 giugno 2011

NIPOZZANO CHIANTI RISERVA 2006 DOCG: BELLA COSA DI VIOLA E VANIGLIA

Il Consorzio Chianti della Rufina è elemento giovane del panorama consorziale toscano, non sono ancora tre anni infatti che il suddetto ha ottenuto l’incarico da parte del ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali a "svolgere funzioni di tutela, di valorizzazione e di cura generale degli interessi connessi alla sottozona del vino Docg Chianti Rufina”, altra denominazione nel mare della Toscana divisa fra castelli, contadi, borghi, borghetti, consorzi e consorzietti tutti rigidamente l'un contro l'altro armati.
Per parlare di Rufina oggi ci si affida al Marchese di Frescobaldi, ci si intrufola fra i 600 ettari della Tenuta di Nipozzano e l'assaggio si dedica al suo Chianti Riserva 2006 DOCG.
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Questa bottiglia mi era arrivata la prima volta in tavola a casa di amici , piaciuta e svelatomi il segreto dell'acquisto da parte dell'ospite, me la sono procurata, cercato l'abbinamento adatto (carne rossa su griglia) e finalmente stappata.
I gradi alcolvolumetrici della Riserva Nipozzano 2006 sono ragguardevolmente a tredici virgola cinque ma non se ne avverte in nessuna fase della sua degustazione un fastidio e tanto meno si nota presenzialismo alcolico, buon segno.
Colore scurogonolo, vinaccia violacea, riflessi intensi. Sensazioni olfattive ampie di fiori, viola in piena evidenza con sentori ancora giovani, subito a seguire il dolce della vaniglia confusa in una leggera sfumatura di amarena, tocco di legnosità finale. Una bella esposizione al naso che ti invoglia a sentire e ritornarci ancora su.
Al palato è veloce, di beva non corposa, forse anche troppo scivoloso. Bassa incidenza del tannino, è un bene o  un male ? Cosa va di moda adesso? Scherzi a parte a me così piace, un tocco in più e non era Rufina.
Nel complesso l'assaggio ha decretato buona gradevolezza ed ampia riconoscibilità nella sua denominazione, una cosa quindi da prendere in buona considerazione.
Questo Nipozzano è un 90% sangiovese ed un 10% ,altre uve locali (Malvasia nera, Colorino, Merlot, Cabernet Sauvignon), che è stato affinato per 24 mesi in barriques e 3 mesi in bottiglia.
Volete sapere il segreto del mio amico ? Lo aveva acquistato in GDO.
I soci del Consorzio Chianti Rufina non so se arrivano a venti, Nipozzano del Frescobaldi è ok, avanti un altro e buon chianti a tutti voi.


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