Lugana: capiamoci sul nome, il decreto del 1967 e le successive modifiche sostanziali del 1998, che istituivano e modificavano questa doc posta a cavallo tra la bresciana del Garda (Desenzano, Lonato, Pozzolengo, Sirmione) e quella veronese (Peschiera del Garda) parla di Trebbiano di Soave come vitigno ed aggiungeva "localmente denominato Trebbiano di Lugana". Però questa confusione di nomi non piaceva ai consorziati del Lugana i quali si sono battezzati recentemente il loro vitigno con altro: Turbiana.
Sarò il solito malizioso ma credo che fosse quel termine "Soave", che ricorda concorrenza di pochi chilometri più in la, ad esortare questa aggiunta e, del resto, per dar credito al nuovo nome "turbiana" qualcuno avrà già trovato carte segrete che ne certificano l'uso fin dai tempi di Federico Barbarossa o chissà chi altro.
Il lugana che si è prestato all'assaggio oggi e che si becca cotanto sermone prima si possa parlare di lui è produzione veronese, Ottella Lugana DOC 2010.
per continuare a leggere questo post clicca su Continua
.
La turbiana eh? Identificato il vitigno diciamo che questo concorre per non meno del 90% a far scrivere "lugana" sulla bottiglia lasciando il restante 10% ad "uve provenienti da altri vitigni a bacca bianca, non aromatici, raccomandati e/o autorizzati rispettivamente per le province di Brescia e di Verona presenti, nell'ambito aziendale". A voi il giudizio.
Anche di questo vino le bottiglie prodotte vanno a milioni (ultimo dato dice più di 7) ma soprattutto recentemente anche il Lugana ha avuto la sua rivisitazione di disciplinare che ha introdotto le due nuove qualità del Lugana Riserva e Lugana Vendemmia Tardiva.
Ottella rappresenta la tradizione in sponda veronese della Lugana ed è una azienda mediamente concentrata, oltre al Turbiana, che rappresenta oltre il 50% della produzione , su vitigni come Cabernet Sauvignon e Merlot ed altre specialità "rosse" del veronese.
Il suo Lugana Doc, di gradi alcolici 12, 5, è di un bel colore giallo paglierino con riflessi portanti verso l'oro, brillante e pulito. Naso profondo e stretto nei profumi agrumati, non eccessivo.
L'assaggio è subito pungente e molto minerale. Ingresso con buona apertura, gradevole, corposetto e pieno. Buona persistenza ed acidità finale importante. Lugana un po' troppo potente, (prepotente) gradevole si ma non elegante.
Il Lugana è un altro bianco "pesante" frutto della autorevole e soprattutto sincera produzione bianchista italiana; è un altro vino dove il terroir conta, eccome se conta, fatelo valere.
.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Con una insalatina di moscardini e scampi.....buono non berlo tutto !
RispondiEliminaBuon Giorno dal Consorzio Lugana, in realtà piuù che voler cambiare "Soave" già sostituito nel tempo con "Lugana" volevamo togliere "Trebbiano". Questo famoso vitigno italiano è considerato per i più non di qualità. I francesi lo chiamano Ugni Blanc e ne usano il vino per fare il Cognac...
RispondiEliminaTurbiana è sinonimo (autorizzato) di Trebbiano di Soave e di Trebbiano di Lugana.
Carlo Veronese Direttore Consorzio Tutela Lugana info@consorziolugana.it