Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
Al centro il gusto, la tradizione, il territorio.

domenica 7 agosto 2011

BENTORNATO CHIARETTO! DA CORTE GARDONI L'AMICO DI UNA ESTATE

Non ci vado in vacanza senza scrivere di chiaretto, il bardolino in rosa è da sempre una passioncina del sottoscritto ed è uno dei colpevoli della mia infatuazione per il "vinino".
Mi tratto bene ed apro il Bardolino Chiaretto DOC 2010 di Corte Gardoni....va bene
Sono 25 gli ettari vitati di questa cantina di Valeggio sul Mincio, cantina si ma non solo perchè la prima dedizione di questi noti viticoltori è stata la frutta, sono infatti 20 gli ettari a frutteto. Agricoltura pura.
Il Corte Gardoni più noto è il trebicchierato "bianco di custoza", noi c'abbiamo il loro Chiaretto e va benissimo così.
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Corte Gardoni produce circa 200.000 bottiglie all'anno, non un cantinino ma considerando il panorama generale di zona la cosa può quasi dirsi "familiare".
La composizione uvaggio del nostro chiaretto in assaggio è di corvina 50%, rondinella 30%, varie 20%; questo chairetto, come d'uso, non è un tipo che si spacca la vita al chiuso, qualche mese in acciaio ed è pronto per fare la sua figura di "vinino doc" (ops questa è classificabile come "scivolata").
Bello il suo colore rosa lampeggiante, al naso profumi netti di lampone con un tocco leggermente vinoso sul finale. Bevuta come si conviene veloce, rapida e subito pungente. Elegantino nell'insieme riempie bene il palato poi si adagia nel finale con ampia freschezza e ritorno del suo frutto che regala compostezza. Il grado, sono dodici, non si fa sentire, la sua piacevolezza è nell'essere molto composto senza tradire il gusto ampio.
Vi risparmio la solita passeggiata retorica fra i meandri triti e ritriti dei "vini per l'estate" ma vi segnalo  che bere rosa non è così facile, o almeno bere bene in rosa.
Il problema del rosa è quello di venire percepito come tipologia di vino "degradata", sia per tipologia di consumatore, che sarebbe quello che con il rosso proprio non ce la fa, sia per risultato di vinificazione. Questo non è vero ed esiste una vera e propria gerarchia del bere in rosa.
Il chiaretto riesce a posizionarsi sufficientemente in alto in questa gerarchia, a  darsi una sua dimensione molto alta rispetto alla  "ricetta" fuorviante ma comune sul rosa.  Il chiaretto ha saputo tirarsi fuori, onore al merito al lavoro delle cantine dei dintorni del Garda.
Adesso posso andare in vacanza, con il mio chiaretto ed il cruccio su quel discorso del vinino che....vabbhè buone vacanze
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1 commento:

  1. ...dici bene bere rosa non è facile perchè è difficile trovare dei buoni rosè che non siano solo "vini per l'estate" pertanto della stessa cantina preferisco il Custoza
    Vino Bianco D.O.C più curato nell'insieme e riempendo il palato in maniera delicata ma persistente. Ciao alla preossima...

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