Ogni estate ci casco con l'assaggio di un serprino, anche questa, a dimostrazione che spesso tutto cambia anche se nulla cambia, mi ficco nella consuetudine ma questa volta mi "appoggio" appena sotto il Monte della Madonna: Azienda Vitivinicola Colle Mattara.
Una battuta prima però: il perchè tutti chiamano prosecco anche il serprino che spesso si trova sulle tavole, anche padovane, è una quisquilia che costa alla economia dei Colli Euganei qualche soldino e moltissimo prestigio. Inutile avere delle DOC se poi il territorio ha come strategia l'appoggiarsi ad altra denominazione perchè questo banalmente significa non avere un marketing di territorio (quindi non avere territorio). Con questo piglio inizio, in punta di piedi, a parlar di Colli Euganei e mi fermo qui, ci ritorneremo su questa cosa.
L'assaggio è, appunto, una delle diecimila bottiglie di Colli Euganei Serprino DOC di Colle Mattara
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Ripeto quanto ho già scritto qui citando il disciplinare del serprino : "Il vino «Colli Euganei» con la menzione tradizionale «Serprino» deve essere ottenuto dalle uve della varietà Prosecco; possono concorrere le uve di altri vitigni a frutto di colore analogo non aromatici, purché raccomandati o autorizzati nella provincia di Padova, presenti nei vigneti, in ambito aziendale, in misura non superiore al 10% del totale delle viti..."
C'è di che andarne orgogliosi.
Quello di Colle Mattara è un serprino pieno, per nulla sfuggente, presente al naso al palato con uguale intensità, equilibrato? Meglio dire, coerentemente aggressivo.
Giallo scarico il colore tende al bianco, un naso pieno di frutta (mela) molto acerba ed uno spunto leggermente difettoso sul finale.
Un palato di buona persistenza con piacevole lunghezza della beva e lunga percezione del tocco amarognolo finale, tondone ma non grossolano con aroma persistente ma non invadente. Non elegante, gradevole. Una storia a metà.
Si può dare di più? Bhe forse si anche perchè questo serprino è sulla buona strada, bisogna crederci.
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Dal mio punto di vista sarebbe opportuno aggiungere un'informazione cara a noi padovani e sicuramente un servizio in più all’eventuale consumatore in genere: il prezzo in cantina o in enoteca. Storicamente, sui colli Euganei si sono sempre comprati vini sfusi spendendo poco, dal cabernet al merlot, al pinot bianco, al serprino o prosecco ecc. ecc. Questo modo di pensare ben radicato nelle generazioni passate, ma non solo, ha fatto sì che i vini in bottiglia, soprattutto quelli al di fuori della soglia di qualche euro, si facessero fatica a vendere. Anche se negli ultimi anni la tendenza è quella di migliorare il prodotto (forse) e l’immagine (sicuramente), nel modo di pensare dei consumatori locali un Serprino in bottiglia non può costare più di 5 / 6 euro (una media per eccesso). Sarebbe interessante confrontarlo anche in rapporto qualità/prezzo.
RispondiEliminaEh Massimo, parlare di prezzi è difficile, seeembra faacileee.
RispondiEliminaHo fatto dei post sulla politica dei prezzi ma non associando singola bottiglia e suo prezzo accanto alla degustazione.
Questo blog ha infatti per politica quella di non confondere il vino con il prezzo, un po' perchè il suo tenutario (io me di me proprio) non è capace , ripeto, non è capace,di gestire le due cose insieme (non è facile, pensaci un po'....) un po' perchè una scelta politica andava fatta ed io ho scelto che il vino è buono o non è buono indipendentemente da quel che costa. Costi poco o tanto: importa niente. Quindi, niente prezzo, sempre.
La politica dei prezzi è cosa astrusa, io preferisco dedicarmi alle proprietà organolettiche. Mi fermo li.
Scusa se insisto. Non volevo dirti di dare un giudizio sul rapporto qualità/prezzo ma di aggiungere una informazione in più ai tuoi post, saranno i tuoi lettori eventualmente a fare le considerazioni del caso. Personalmente ritengo non sia completa la descrizione di un vino senza poi dire quanto costa. Inoltre qualcuno valutando il prezzo congruo, potrebbe informarsi per acquistarlo e per una visita in cantina.
RispondiEliminapienamente d'accordo con l'affermazione di Massimo, potresti semplicemente scrivere il prezzo senza doverlo commentare!
RispondiEliminaScrivere un prezzo è già un "commento" al vino, un vino è buono po cattivo indipendentemente dal prezzo
RispondiEliminaSu questa cosa non mi avete ancora convinto (massimo ha già vinto altre sfide con me ma questa.....).
Grazie ed un salutone