Questo è il wine blog di Stefano Il Nero, un contenitore indipendente, indisponente ed insufficiente di impressioni sul vino
ed il suo mondo.
Al centro il gusto, la tradizione, il territorio.

venerdì 11 maggio 2012

IL RONCAIOLO DI MONTECROCETTA, NATURALMENTE A GAMBELLARA

Sono nel mondo di Maule ma la strada per arrivarci è volutamente tortuosa perchè passo da Gambellara, fin qui bene, ma mi fermo alla Cantina Montecrocetta, del resto anche qui è "mondo di Maule". Il soggetto del breve viaggio odierno è un vino molto di base a casa Montecrocetta ovvero il Cabernet IGT 2008 Roncaiolo a doppia fermentazione. La fermentazione alcolica è la base del "fare vino", passare da uva a vino, attraverso il mosto e la separazione fra alcol ed anidride carbonica degli zuccheri è la chiave per la "rivelazione" di ogni vino. E' in fermentazione alcolica, la prima fermentazione, che emerge il risultato dal lavoro fin li svolto. Montecrocetta ha voluto per questo Roncaiolo una attenzione in più in questo tragitto, ha voluto la doppia fermentazione e tocca a noi ora testarne il risultato.
Montecrocetta è una cantina di 33 ettari dislocata fra Gambellara e Soave nella zona del Durello e del Soave e produce molte varietà di vini inclusi i più noti. Fra questi il Roncaiolo che è un 85% Cabernet Sauvignon e 15% Cabernet Franc di uve raccolte dai terreni argillosi ai piedi dei Monti Lessini con vendemmia manuale e scelta di grappoli, il nostro vino girava sul 13,5 % di grado alcolico, per arrivarci si è fatto 6 mesi in bottiglia dopo il giro sulle barriques. 
Questo cabernet, lo dico subito, è qualcosa in più di un esperimento riuscito ma deve ancora "girarsi un po' per farsi dare dalla doppia fermentazione tutti i suoi benefici. Ha un colore rosso carico con unghia grande e dagli ampi riflessi. Al naso il primo passaggio dà ragione al Franc, leggermente erbaceo mentre arriva netta la profumazione del fiore di campo ed alcune note fumose. Naso difficile. Al'assaggio immediatamente è leggermente pungente, di media persistenza, lungo e con un tocco di acidità finale non così profonda. L'assaggio ha lasciato una sensazione vinosa di troppo ma anche un passaggio al palato molto ampio e mediamente grosso con tannini non in grande evidenza e sensazione generale di  bevibilità molto buona. Un vino di media portata che non ha colto ancora il meglio dalla sua doppia performance in cantina ma che si fa rispettare davvero bene. 
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1 commento:

  1. Ciao Stefano e grazie per il bel post che hai fatto.
    Condivido che il Roncaiolo non è ancora pronto ma sicuramente dal prossimo autunno saprà dare tutte quelle emozioni che ci si aspetta da un buon vino rosso...e per diversi ani
    ciao
    graziano maule

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