Questo è il post n° 228, non è una ricorrenza, non è nemmeno un numero tondo, quest'anno poi ho saltato pure il compleanno per i tre anni del blog, il motivo? Non sapevo se sarebbe arrivato a giugno ed allora non volevo celebrare un mezzo morto. Invece questo blog a giugno ci arriva eccome, anzi, arriva anche al quarto anno e, sinceramente, ne sono stupito anche io. Lo scorso anno ed il precedente avevo scritto diversi post analizzando la evoluzione del mondo blog del vino, traendone conclusioni oggi sotto gli occhi di tutti. Mi impuntavo nello scrivere di un mondo wine-blog che si stava trasformando in vetrina mercificata, di blogger diventati prof del vino, fornitori delle cantine stesse, artefici di comunicazione e marketing per le marche del vino, non più liberi quindi di scrivere davvero tutto, destinati ad usare la propria autorevolezza per scopi ben diversi dall'idea "blogger" iniziale. Il mio problema era molto incentrato sull'analizzare il mondo wine-blog, interloquire con esso. Ahi ahi ahi.
Mentre scrivevo quelle cose magari con il mio solito incedere pseudo-dottorale ed un pizzico di ironia sconsacrata già molti leggevano il mio blog ed io pensavo fossero questi post il vero "motivo che.." .Poi un giorno mi sono stufato di trattare cotanti argomenti., di alimentare il circuito autoreferenziale di queste storielle scontate, ho deciso di smettere di veleggiare fra lo stile gossip di Intravino e lo stile ciclo-stile di Luciano Pignataro, ho deciso di uscire dal giro. Un po' perchè questi qui erano tutti professionisti, gente davvero brava, chi gli stava dietro più?, un po' perchè cominciava a venirmi a noia quella vetrina di advertising costante scollegata e individualista. E' allora che ho deciso di scrivere di quello che bevevo, fare una cosa semplice, ho preso di sana pianta la vecchia ricetta del bravissimo Cossater, l'ho condita con un po' di studio in più sul soggetto ed un po' di lavoro personale sul terroir. Ho poi deciso di studiare, nel vero senso della parola, un po' di più casa mia, i Colli Euganei, provare a capire e leggere di loro e dei loro vini, mettendo accanto qua e là le mie cose oramai super frequentate (Toscana, Emilia Romagna, vinini) e qualche altro spunto colto ad hoc. Ecco che "Stefano il Nero" è cambiato radicalmente e si è pure messo in giro con una frequenza meno asfissiante: solo un post a settimana fra le 1200 e le 2000 battute, nulla più. Passati sei mesi i lettori regolari sono aumentati mediamente del 50% !! Questo post serve per descrivervi liberamente il mio stupore, perchè tutti i miei post chiacchierosi di un tempo non arrivavano mai alla vera conclusione che invece ho trovato proprio nel momento di maggior cambiamento e scetticismo: le persone che passano sul web vogliono semplicemente leggere di vino. Vogliono un parere, una idea, un incedere ed un po' di concretezza ma soprattutto vogliono leggere del vino e non troppo dei contorni e delle moine. Ecco allora che questo post serve per ringraziare tutti coloro che passano di qua per leggere quello che penso io di quella bottiglia o di quell'altra, ringrazio tutti perchè passate di qua numerosi ma soprattutto senza particolari aspettative e consci che il mio parere vale esattamente quanto il vostro. Ho preso la strada di fare il blogger davvero, ovvero scrivere per me stesso, mi sto divertendo molto più di prima e imparo anche qualcosa di più. ma non posso garantire nulla più di quello che vedete. Fine del post ducentoventotto, ci vediamo al duecentoventinove.
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Prego.
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